La purpetta e’ pastenaca, ovvero la polpetta di carote, è la protagonista della sagra di San Valentino Torio, nel salernitano, fatta nell’ambito dei festeggiamenti in onore del santo patrono della città e protettore degli innamorati.
L’ingrediente di base è la pastenaca, una varietà di carota dalla radice più grande e dal colore che sfuma tra il bianco, l’avorio e il nocciola. Fino a settanta anni fa, prima di essere soppiantata dal pomodoro, la pastenaca rappresentava la coltura simbolo per l’agricoltura del territorio e quindi l’alimento più presente sulle tavole dei sanvalentinesi.
La si mangiava quasi sempre cotta, o comunque nelle zuppe di verdure per “dare sostanza”, ma le nonne del paese si dilettavano a sperimentare ricette gustose per rendere più gradita al palato dei nipoti quella carota dal sapore legnoso e troppo “ordinario”.
Nacque così l’idea di creare un impasto per realizzare le polpette di pastenaca. Ad esaltare il gusto della carota di San Valentino, oltre al pane a mollica grande (tipo cafone napoletano), ci sono le uova, il formaggio (pecorino romano), il prezzemolo e, per finire, sale e pepe quanto basta.
Il vero segreto di queste polpette, come raccontano a San Valentino Torio, sta nel lavoro di amalgama dell’impasto, che non deve essere né troppo morbido né troppo duro.
Ingredienti per 10 persone
1kg di pastenaca, carota dell’Agro nocerino sarnese
-1kg di pane a mollica grande (cafone napoletano)
– 6 Uova
– gr 300 formaggio (Pecorino Romano)
– prezzemolo
– pepe e sale quanto basta
Preparazione
Lessate le carote il giorno prima della preparazione delle polpette.
Lasciatele in un colapasta fino al giorno dopo per farle asciugare dall’acqua.
Unite le carote tritate o sminuzzate alla mollica di pane, uova , formaggio, pepe, sale e prezzemolo. Amalgamate bene tutti gli ingredienti in modo da ottenere un impasto omogeneo.
Preparate le polpette e friggetele in olio abbondante.