Sono dei particolari panini soffici di semola tipici della tradizione pugliese e principalmente salentina. Qui, nel “Tacco d’Italia”, ogni nonna custodisce gelosamente la propria ricetta della pucce. Una piccola delizia, che secondo tradizione, veniva gustata durante la vigilia dell’Immacolata, giorno in cui si digiunava e ci si concedeva solo un’ottima puccia. Oggi questa delizia si gusta in tutti i periodi dell’anno, farcita in tantissimi modi: con tonno, capperi, provolone, pomodorini, acciughe e anche con piccoli pesci fritti sott’aceto.
INGREDIENTI
Per il lievitino: 50 g di farina 00, 50 g di farina di semola rimacinata di grano duro, 50 g di acqua tiepida, 4 g di lievito di birra fresco, 1 cucchiaino raso di zucchero
Per l’impasto: 1 patata lessa schiacciata, 350 g di farina 00, 300 g di farina di semola rimacinata di grano duro, 2 cucchiai rasi di sale, 1 cucchiaio di miele, 4 cucchiai di olio d’oliva, 200 g di olive nere, 400 ml di acqua tiepida, semola rimacinata di grano duro q.b. per infarinare i panetti
PREPARAZIONE
Preparare il lievitino unendo in una ciotola molto capiente 50 g di farina 00, 50 g di semola rimacinata di grano duro e 4 g di lievito di birra disciolto in 50 g di acqua tiepida ed un cucchiaino raso di zucchero. Impastare con cura e lasciar lievitare per 5 ore. Quindi prendere la ciotola con il lievitino e aggiungerci tutti gli ingredienti dell’impasto. Lavorare il tutto per 10 minuti fino a comporre un impasto morbido, liscio ed omogeneo. Fare lievitare coperto ancora 2 ore, quindi riprenderlo e formare tante piccole pagnottelle tonde. Versarle, una per una, in una ciotola piena di semola ed infarinarle, facendole ruotare delicatamente con le mani: sistemarle nella leccarda da forno, anch’essa leggermente infarinata di semola, e lasciarle lievitare ancora per 2 ore. Infine infornare a 200° per 40 minuti, farle raffreddare su una gratella e servirle in tavola.
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