Dagli Antichi Egizi alla Magna Grecia, fino alla Calabria di oggi: la tradizione di consumare i fichi secchi è remotissima e affonda le sue radici addirittura nella piramide di Giza, dove sono state rinvenute precise descrizioni delle migliori tecniche di essiccamento al sole di questo amatissimo frutto; in Grecia, dove il fico era chiamato “sykon”, la produzione era talmente vasta che furono creati i sicofanti, un’apposita classe dirigente per controllarne il commercio. E furono proprio i Greci a trasferire in Calabria la cultura dei fichi, il cui procedimento di essiccazione segue ancora oggi le stesse procedure di tanti secoli fa. In estate i frutti vengono messi ad asciugare al sole su graticci di canne, fino a divenire di colore bianco; la sera sono coperti con dei panni per evitare che durante la notte con la rugiada si inumidiscano macchiandosi e scurendosi. Quando l’essicazione al sole è completata, vengono confezionati a treccia su lunghi stecchini e conservati per essere farciti durante il periodo natalizio. E’ infatti in pieno inverno che vengono preparate le crocette calabresi, ovvero dolcissimi fichi secchi farciti con noci e aromatizzati con bucce di arancia e cannella. Il nome deriva dalla forma finale a croce che si ricava intrecciando quattro fichi farciti, addolciscono le tavole calabresi durante il periodo natalizio.
INGREDIENTI
20 fichi secchi bianchi, 20 noci, una buccia d’arancia, un cucchiaino di zucchero e cannella quanto basta.
PREPARAZIONE
Per ogni crocetta sono necessari quattro fichi secchi di dimensioni simili: prendere i primi due, aprirli lasciandoli uniti dal picciolo e disporli a croce. Imbottirli con i gherigli di noce e la scorza di arancia da entrambe le parti. Quindi richiudere la crocetta sovrapponendo ai primi due gli altri due fichi secchi aperti a loro volta, ottenendo una specie di fiore con quattro petali. Mettere le crocette già pronte su una teglia ricoperta di carta forno e infornare per circa 15 minuti. Una volta estratta la teglia da forno, cospargere le crocette di zucchero e cannella.
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