A metà tra storia e leggenda, la Campania è nota per le cosiddetta “castagne del prete”. Si tratta di un particolare processo di essicazione, seguito un tempo dai contadini che utilizzavano i forni a loro disposizione nelle case di campagna. L’origine del nome è legato ai monaci irpini, che per primi adottarono questa tecnica di conservazione. Un’altra leggenda popolare narra che un prete ebbe in dono un grande sacco di castagne e lo caricò sul suo asino per trasportarlo fino al convento; il peso eccessivo del sacco causò la caduta dell’animale che lasciò scivolare i frutti in un ruscello: il prete, per recuperare le castagne, dopo averle raccolte le infilò in un forno e le fece asciugare completamente.
INGREDIENTI
400 g di castagne del prete, 400 g di ceci secchi, un rametto di rosmarino, 2 foglie di alloro, 2 spicchi di aglio, sale, pepe, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
PREPARAZIONE
La sera prima mettere in ammollo, in una ciotola, i ceci completamente ricoperti di acqua. Il mattino seguente scolarli e versarli in una pentola insieme ad uno spicchio di aglio e alle foglie di alloro lavate per bene. Ricoprire i legumi con l’acqua e lasciarli bollire per circa 2 ore o fino a quando saranno molto morbidi. A circa 10 minuti dalla fine della cottura unire le castagne del prete tagliate grossolanamente in pezzi della stessa dimensione dei ceci. In una padella versare l’olio di oliva. Quando diventa caldo, unire lo spicchio di aglio rimasto ed il rametto di rosmarino. Lasciarli rosolare poi spegnere la fiamma. Appena i ceci saranno cotti, versare l’olio aromatizzato nella pentola insieme ad una grattatina di pepe. Lasciare insaporire a fiamma bassa per qualche minuto ed il piatto è pronto. Per esaltare il gusto di questa ricetta, servire la minestra accompagnata da crostini di pane abbrustolito.
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