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Le sagre d’autunno propongono tartufi, funghi, castagne e novello

Le sagre d’autunno propongono tartufi, funghi, castagne e novello

Tartufi, funghi, castagne e vino novello: i sapori tipici dell’autunno saranno i grandi protagonisti delle sagre in programma nei prossimi fine settimana.

Chiodini, porcini e finferli, ovvero i funghi in tantissime varietà, daranno il benvenuto ai visitatori a Nervesa della Battaglia, grazioso paese della provincia di Treviso a pochi passi dal fiume Piave: l’appuntamento è fissato dal 27 settembre al 2 ottobre tra degustazioni, mostre micologiche, escursioni e l’imperdibile spettacolo delle fontane danzanti. A Subiaco (Roma), invece, il 29 e il 30 settembre due eccellenze gastronomiche come il tartufo e il cioccolato si fonderanno per una due giorni di grande fascino, nella splendida cornice della Rocca Abbaziale. Ancora nel Lazio ma spostandosi a Castel di Tora, uno dei gioielli della provincia di Rieti, domenica 30 settembre si festeggerà con la sagra degli strigliozzi, un originale tipo di pasta lunga realizzata con farina di grano duro e condita con abbondante sugo al pomodoro.

E come ogni autunno che si rispetti, in tanti borghi d’Italia sarà tempo di un prodotto già noto ai tempi degli Antichi Romani con il nome di iovis glandes, ovvero ghianda di Giove: la castagna. E’ il caso della festa che anima da ben 47 anni Tarzo, che anche quest’anno dal 30 settembre al 15 ottobre ruoterà attorno alla promozione dei prelibati “marroni” raccolti sulle colline del paese in provincia di Treviso; oppure dello splendido paese valdostano di Donnas, dove il primo e il secondo weekend di ottobre faranno rima con la Sagra dell’uva e la Sagra della castagna: la prima è in programma dal 5 al 7, mentre la seconda tornerà dal 12 al 14; in Friuli-Venezia Giulia, Montenars (Udine) proporrà il 6, 7, 12, 13 e 14 ottobre gnocchi di castagne con ricotta, frico di castagne e polenta, la torta e lo strudel di castagne, un ricco menù per celebrare il proprio prodotto tipico.
Grande spazio sarà poi dato al tartufo, definito da Plinio un “miracolo della natura”, da Giovenale un “figlio del fulmine” e ad Plutarco il frutto del connubio perfetto “fra le piogge, il calore e la terra”.

E’ il caso di Sant’Agata Feltria, il paese in provincia di Rimini dove tutte le domeniche di ottobre saranno all’insegna del prezioso tubero, che verrà sapientemente lavorato in cucina per realizzare piatti di alto valore gastronomico. Oppure di Canterano (Roma) dove il 13 e 14 e il 20 e 21 ottobre gli stand gastronomici proporranno sapori e di profumi inconfondibili: quelli del tartufo nero pregiato e del tartufo scorzone, tutti rigorosamente locali e raccolti nei dintorni del paese, che esalteranno le bruschette, la pasta fatta in casa e le uova.

E dato che siamo anche nei mesi della vendemmia, non mancheranno le feste dedicate all’uva come quella di Alfonsine (Ravenna), dove dal 12 al 14 ottobre si potranno degustare le migliori etichette del territorio da accompagnare con diverse delizie gastronomiche come i “sabadoni”, dei dolci fatti con il mosto; a Merano, invece, la festa dell’uva tornerà a celebrare la fine della vendemmia in Trentino-Alto Adige dal 19 al 21 ottobre. A proposito di Trentino, Tassullo aprirà le sue porte il 20 e 21 ottobre per “Formai dal Mont”, una manifestazione interamente dedicata ai prelibati formaggi di malga.

Spostandosi in Campania c’è un piccolo borgo che, dal 12 al 14 ottobre, metterà in mostra le sue delizie: la nocciola, l’olio d’oliva, il vino e le castagne: è Avella (Avellino) dove gli stand gastronomici saranno sistemati nella splendida cornice di Piazza Municipio. Poi giusto qualche giorno per ricaricare le batterie, e a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre sarà festa grande nel Lazio: ad attendere i visitatori alla “Castagnata” di Paganico Sabino (Rieti) saranno caldarroste rigorosamente locali da gustare nel classico cartoccio, mentre a Canterano intorno al grande falò acceso in piazza, si andrà avanti a oltranza come in ogni festa paesana che si rispetti; non sarà di meno Ascrea (Rieti) che proporrà la particolare castagna rossa del Cicolano raccolta nel suggestivo Bosco dell’Obito.

L’1, 3 e 4 novembre anche uno dei borghi più belli della Calabria immerso nel Parco Nazionale del Pollino, San Donato di Ninea (Cosenza), indosserà il suo abito migliore per la Festa d’autunno: il suggestivo centro storico del paese per l’occasione sarà animato da gruppi folkloristici, musica etno-popolare, artisti di strada, cortei storici, e soprattutto da numerosi stand eno-gastronomici; e sarà festa anche a Montella, paese in provincia di Avellino che dal 2 al 4 novembre proporrà le sue castagne coltivate esclusivamente negli agri dei Comuni di Montella, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Volturara Irpina, Nusco e Montemarano, ed esportate per il 75% della produzione.
Davvero unico è infine l’appuntamento con “Bacco nelle gnostre”, in programma il 10 e l’11 novembre a Noci: le gnostre sono dei chiostri, dei piccoli spazi che caratterizzano il centro storico del paese in provincia di Bari, da visitare in occasione della festa dedicata al vino novello e alle caldarroste.
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