L’uomo e la natura che lo circonda non sono mai stati così vicini. La storia del Comune di Erto e Casso, oggi parte dei Borghi Autentici d’Italia, è stata segnata nel 1963 dall’immane tragedia della diga del Vajont. Ma la popolazione di questo tratto della provincia di Pordenone ha avuto il coraggio di ripartire, e l’Ecomuseo del Vajont rappresenta per i visitatori un’occasione unica per scoprire i segni indelebili lasciati dalla natura e dagli uomini in questo territorio. E’ il legno il filo conduttore del museo che custodisce la storia del paese. Qui il noto scrittore Mauro Corona ha dato la parola agli alberi con “Voci del Bosco”, il percorso audio-sonoro accessibile con le cuffie sensoriali, mentre l’incanto dei boschi ertani si svela attraverso “La magia del legno che diventa carbone”, mostra dedicata all’antico mestiere del carbonaio. Il legno diventa anche giocattolo, culla e suole delle scarpe nella mostra dedicata al bambino; oppure oggetto da vendere, carretto e cassettiera sulle spalle dei coraggiosi venditori ambulanti nel percorso tematico “Partire partirò partir bisogna…”. All’interno dell’Ecomuseo sono inoltre esposte le opere lignee di tutti gli artisti che hanno partecipato al Simposio di Scultura di Erto che si tiene ogni anno, e che celebra la continuità di vita dopo l’anniversario della catastrofe del Vajont.