C’è un piccolo borgo nell’entroterra ligure che fa parlare di sé da secoli. Un luogo dove le streghe non sono solo un mito, ma un simbolo, un’attrazione turistica e, diciamolo, probabilmente le migliori organizzatrici di eventi di tutto il Ponente Ligure. Triora, il borgo delle streghe, ti aspetta con il suo fascino misterioso, un tocco di humor e qualche incantesimo nell’aria.
Per chi non lo sapesse, Triora è uno di quei borghi che sembra uscito da un libro di fiabe gotiche. Case in pietra, vicoli stretti che si arrampicano sulla montagna, un panorama mozzafiato sulle Alpi Liguri e un’atmosfera che ti fa chiedere: “Ma sto sentendo un gufo o una strega che ride di me?”.
Non serve essere superstiziosi per innamorarsi di questo posto: basta avere una macchina fotografica (e magari un pizzico di coraggio, perché quei vicoli ombrosi possono sembrare un po’… troppo silenziosi).
La fama di Triora nasce nel lontano XVI secolo, quando il borgo fu teatro di uno dei più famosi processi alle streghe in Italia. In quel periodo, diverse donne del luogo furono accusate di stregoneria, probabilmente perché la focaccia del giorno prima non era venuta soffice o perché qualcuno aveva esagerato con il vino.
Le streghe di Triora erano accusate di tutto, dalla rovina dei raccolti ai malanni improvvisi. Ma oggi, invece di bruciarle sul rogo, il borgo le celebra con eventi, musei e una buona dose di ironia. E per fortuna: nessuno vuole litigare con una strega (non si sa mai).
Se sei un fan di Harry Potter o hai sempre voluto sapere come funziona davvero un incantesimo, devi visitare il Museo della Stregoneria. Qui troverai strumenti antichi, documenti storici e un sacco di curiosità che ti faranno dire: “Ah, quindi è così che si fanno le pozioni!”
Occhio a non toccare tutto, però: si dice che alcune cose siano ancora un po’… “caricate”.
Triora non è solo storia, ma anche un’esperienza. Puoi perderti nei suoi vicoli e scoprire angoli suggestivi come la Cabotina, il presunto ritrovo delle streghe. C’è chi giura di aver sentito strani rumori lì di notte. Altri dicono che fosse solo il vento. In ogni caso, meglio visitarla di giorno, vero?
E poi c’è la famosa Piazza della Collegiata, dove le streghe forse si incontravano per discutere il meteo o pianificare le vendette più elaborate. O magari semplicemente per bere un bicchiere di vino: anche le streghe hanno bisogno di relax.
A proposito di vino, non si può parlare di Triora senza menzionare la sua cucina. La star indiscussa è il pane di Triora, un pane scuro, ricco e dal sapore antico che sembra fatto apposta per accompagnare formaggi e salumi locali.
E poi ci sono le erbette aromatiche che insaporiscono ogni piatto: scommettiamo che qualche ricetta è nata grazie a un pizzico di magia?
Se visiti Triora in autunno, preparati per la Notte di Halloween, quando il borgo si trasforma in un palcoscenico vivente per spettacoli, mercatini e misteriosi rituali (tranquillo, nessun sacrificio umano). Qui ogni angolo del paese si anima con luci, musica e, naturalmente, streghe in costume pronte a farti venire un infarto… o a offrirti un biscotto.
Oggi Triora non è solo un luogo magico, ma un borgo che sa come prendersi poco sul serio. Le streghe non sono più un motivo di paura, ma di festa e orgoglio. Qui, tra una leggenda e una risata, scoprirai che la vera magia di Triora è nella sua capacità di accoglierti, stupirti e farti sentire parte di una storia senza tempo.
Insomma, Triora è il posto perfetto per una gita all’insegna del mistero e del divertimento. Ma se qualcuno ti offre una pozione… beh, pensaci due volte prima di berla!
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