Tarquinia è un viaggio nel passato. E’ la tipicità di una tradizione enogastronomica che non dimenticherete facilmente. E’ il museo etrusco più importante d’Italia.
Necropoli di Tarquinia
Immersi nella profondità di oltre 2000 anni di storia entriamo nella Necropoli di Tarquinia, inserita dal 2004 nel World Heritage List dell’UNESCO.
La testimonianza unica, preziosa ed eccezionale dell’antica civiltà etrusca, la sola civiltà urbana dell’epoca pre-romana in Italia. Gli affreschi all’interno delle tombe raccontano in modo fedele ed evocativo la vita quotidiana di questa cultura scomparsa, ma anche i lori riti di passaggio all’aldilà. Molti dei dipinti, nonostante siano passati tutti questi anni, si conservano ancora in modo vivido e straordinario.
La tomba più bella e più famosa è quella dei Leopardi, ma sono suggestive anche la tomba dei Giocolieri, la tomba della Caccia e della Pesca, quella delle Leonesse e quella della Pulcella, ma in realtà meritano tutte ed è bene visitarle tutte, con ossequioso rispetto, siamo nella città dei morti.
Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia
Gli Etruschi furono la più importante popolazione d’Italia prima dell’espansione dei Romani. Furono i precursori della società contemporanea.
Gli Etruschi furono gli “architetti” della più alta civiltà che ha anticipato l’ascesa di Roma e dell’Europa.
A scuola non ce l’hanno spiegata proprio così…
Nel Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia vi attende un viaggio unico, emozionante e travolgente, nella storia di una civiltà che tanto ci ha segnato. Il museo, senza dubbio uno dei più ricchi ed importanti d’Italia, merita una vista già solo per la location in cui è inserito, il Palazzo Vitelleschi il luogo perfetto dove il gotico incontra il rinascimentale… tutto il resto sarà una visita che vi resterà nel cuore.
p.s.
Vedrete i Cavalli Alati, un’opera unica, datata 2500 anni fa.
Non svenite.
Aprite gli occhi più che potete e immortalate nella vostra mente cotanta bellezza.
Centro storico e non solo
Tarquinia è la meta giusta in ogni momento della settimana… ancor più nel week end… Relax e aria buona, storia e bellezza.
Un delizioso borgo di collina, al confine con la Maremma Toscana, dove il medioevo è ancora presente nei vicoli e nelle mura della città, tanto da cingerla confortevolmente, ancora oggi. Se vi piacciono i borghi medievali, a Tarquinia c’è da perdersi.
Dietro Palazzo Vitelleschi si concentra il cuore più antico della città con il Duomo, Porta Castello con il suo sistema difensivo, la Chiesa romanica di Santa Maria in Castello, proseguite a piedi dal Belvedere della Ripa… è tutto uno spettacolo!
Tra vicoli, piazze, arte, tradizioni e viste mozzafiato, Tarquinia è anche la città delle 100 torri. Non le abbiamo contante, ma questo si dice, e, se non ci credete, non resta che mettersi scarpe comode e partire alla scoperta di questo incantevole centro, contraddistinto dal colore biancastro dei suoi edifici dovuto alla pietra calcarea localmente chiamata macco. Tarquinia è un luogo di intensa vita culturale e un ambiente naturale di rara bellezza. La sua posizione emoziona: posta su di un colle attorniato da ripidi strapiombi, sulla riva sinistra del fiume Marta, crocevia tra il litorale Tirreno, la campagna maremmana e i vicini monti della Tolfa e Cimini.
Aria aperta
Amanti delle arrampicate, rispondete alla chiamata! Si scala la falesia di Ripa Majala! Una bellissima perla di roccia e spit immersa nella campagna viterbese a pochi chilometri da Tarquinia e Civitavecchia. Decine e decine di vie, per tutti i gusti, prati e un panorama fantastico che è possibile godere dalle soste delle vie più lunghe.
Questa è Ripa Majala. Se invece prediligete un’uscita fuoriporta meno impegnativa ci sono le Saline di Tarquinia, le uniche presenti nel Lazio e tra le poche rimaste lungo tutta la costa italiana. Oggi sono una riserva naturale che accoglie e tutela numerose specie dell’avifauna migratoria e stanziale. Ma lo sapete chi sarà il soggetto delle nostre foto? Lui. Esattamente lui. Il bellissimo fenicottero rosa! Chissà che sia disponibile per un bel selfie!
Gastronomia
Tarquinia al confine tra Lazio e Toscana… non può che avere un’eredità gastronomica da “leccarsi i baffi”… cosa portiamo in tavola?… l’Acquacotta ovviamente! Un piatto contadino, creato dai nostri nonni per ristorarsi dalla lunghe e faticose giornate passate al pascolo o alle intemperie, preparato con ingredienti semplici: erbe di campo, patate, pomodori, uova, olio locale e pane raffermo bagnato dall’acqua di cottura. Una ricetta sana, nutriente e gustosa!
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