A meno di 30 anni dalla rivoluzionaria scoperta della stampa da parte di Gutenberg, un piccolo paese in provincia di Cremona era talmente all’avanguardia da ospitare già una stamperia: solo pochi centri in Europa seguivano il passo! Il legame tra Soncino (Cremona) e la storia della stampa affonda le sue radici nel 400’, quando una famiglia di ebrei proveniente da Spira – città tedesca vicino a Magonza – giunse in questo angolo di Lombardia sotto il benestare dei duchi di Milano.
Un legame da scoprire nel Museo della Stampa, inaugurato nel 1988 in occasione delle celebrazioni del V Centenario della Stampa della Prima Bibbia Ebraica Completa; qui infatti, Israel Nathan ebbe l’intuizione di applicare l’allora recente tecnica della stampa a caratteri mobili alla sua lingua, e di impiantare a Soncino una tipografia ebraica, dove nel 1488 fu stampata la prima Bibbia completa di segni vocalici in ebraico. Lo spazio museale – nato dalla volontà della Pro Loco di valorizzare una vicenda storica che ha posto la cittadina di Soncino al centro dell’Europa – è diviso in tre sezioni: la prima dedicata alla celebre famiglia di stampatori, la seconda ad un approfondimento sulle tecniche di stampa e di incisione e la terza alle incisioni d’arte.
Il nucleo originario del museo è dedicato alla Casa degli stampatori e alla celebre famiglia di cui vengono illustrate le vicende e i metodi di stampa. La tradizione ha sempre indicato la tipica casa a torre di via Lanfranco, oggi adibita a museo, come sede della stamperia della famiglia ebraica. La stamperia fu attiva nel borgo per una decina d’anni, poi gli ebrei se ne andarono per l’opposizione cattolica, ma la loro impresa continuò in una migrazione verso sud, che li portò fino a Costantinopoli; continuarono però a firmare la loro produzione con il nome “Soncino”, in omaggio alla città nella quale erano stati accolti dopo la cacciata dalla Germania.
La seconda sezione è invece un curato spazio di approfondimento dedicato alle tecniche di stampa e d’incisione. Qui i visitatori possono scoprire da vicino una serie di attrezzature (dai caratteri mobili fino a torchi di differenti fatture ed epoche) e distinguere i principali metodi d’incisione illustrati in alcune teche. L’esperienza all’interno del museo si completa – dal 2001 – attraverso la visita di esposizioni temporanee, presenti durante tutto l’anno, dedicate di volta in volta alle incisioni d’arte, alla piccola editoria o a raccolte exlibristiche. La generosità degli artisti che hanno scelto questa sede come luogo espositivo, ha permesso di arricchire la collezione permanente. Si tratta di una raccolta che si apre sul panorama dell’incisione d’arte contemporanea, attraverso opere rappresentative di numerose realtà nazionali, offrendo un saggio delle differenti tecniche d’incisione e delle varie correnti espressive.