Più che un museo, un punto di incontro fra la natura e la cultura popolare, quella del savoir-faire, delle leggende, delle ricette e dei rimedi domestici: è la “Maison des Anciens Remèdes”– Centro sull’uso delle piante officinali di Jovencan; un luogo dal fascino unico che sorge in una vecchia casa rurale del paese in provincia di Aosta risalente alla fine del XVII secolo, adibita a fienile della parrocchia fino agli inizi degli anni 50 del Novecento. La Maison propone un viaggio nel mondo delle piante officinali, dove le tradizioni curative ancestrali abbracciano le conoscenze scientifiche moderne.
Partendo dal presupposto che ogni pianta è unica, con una struttura affascinante da svelare, la “Casa” ne racconta trentotto, dalle più comuni e quelle più rare e più misteriose insieme a quelle maggiormente utilizzate dalla cultura popolare locale. Ma le piante possono essere anche utili, e in molti modi: e così attraverso interessanti video sarà possibile alcuni rimedi popolari tradizionali, dal momento che un tempo le donne contadine rappresentavano le principali depositarie delle conoscenza delle piante e delle loro virtù. E se nella Bottega dello Speziale i visitatori possono curiosare cassetti in cui sono conservate le piante, guardandole, toccandole e scoprendo le loro proprietà, non manca una postazione per scoprire il territorio e la flora della Valle d’Aosta, una regione che offre un grande mosaico naturale di profumi e colori: erbari storici, giardini botanici, riserve naturali, orti didattici ed un patrimonio naturalistico tra i più complessi e ricchi delle Alpi e d’Italia.
Ci si potrà poi incamminare lungo la via dei profumi, un viaggio sensoriale per imparare a riconoscere le piante officinali dal loro aroma, mentre i più piccoli potranno scoprire un mondo nuovo divertendosi, “vestendo i panni” di due piante e partecipando ai laboratori didattici. Terminato questo splendido viaggio nella “Maison des Anciens Remèdes”, vale la pena anche visitare il borgo di Jovencan, con il centro che si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale romanica ricostruita nel 1452 e affrescata dai fratelli Artari; davvero suggestivo è il promontorio di Châtelair, lungo la strada regionale 20 per Aymavilles, che la leggenda vuole essere stato il luogo in cui sorse la città di Cordelia, capitale dei Salassi: qui è possibile visitare la seicentesca chiesetta di Saint-Georges-en-Châtelair, i resti del Castello dei tiranni e la Torre dei Salassi.