Nel cuore dell’Irpinia sorge un grazioso paese legato a doppio filo alle sue prelibate nocciole. Secondo Plinio, il nome Avella deriverebbe proprio dalle nocciole (abellane), che da sempre abbondano nel suo territorio. Questo paese in provincia di Avellino non è però noto solo per le sue delizie gastronomiche (oltre alle nocciole, di gran pregio sono le castagne), ma anche per i piccoli gioielli che custodisce: a partire dal Castello Medioevale, che secondo la tradizione fu edificato dai longobardi nel VII secolo sui resti del tempio di Ercole. Il Palazzo Ducale, risale al invece al ‘500 ed è arricchito da un ampio parco con giardino d’ispirazione vanvitelliana al cui interno si trova un gigantesco platano. La Chiesa di San Pietro è uno degli edifici religiosi più antichi, sorta sui resti del foro romano, e fu trasformata nel ‘700 da Maria Giovanna Doria del Carretto. La Collegiata di S.Giovanni Battista (XVIII sec.) conserva invece al suo interno opere di notevole pregio: l’altare maggiore in marmi policromi; il sarcofago del cardinale D’Avanzo; una tavola nel 1581, opera del napoletano Decio Tramontano che raffigura il “Cristo redentore; due acquasantiere del ‘ 500 e diverse tele del ‘ 700 con figure di santi. E anche i dintorni di Avella riservano gradite sorprese come l’Anfiteatro in località S.Pietro, tra i più antichi della Campania, l’Acquedotto Paolino costruito nel 410 d.C. e l’Area Archeologica in località Casale e S.Nazzaro, con suggestivi monumenti funerari di epoca romana.
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