E’ il vanto di Zibello, piccolo borgo in provincia di Parma, che si affaccia direttamente sulla piazza centrale del paese. E’ noto come Palazzo Vecchio anche se in realtà si chiama Palazzo Pallavicino; e a ben vedere non è nemmeno un “blocco” unico, quanto piuttosto un edificio formato da due corpi con caratteristiche palesemente diverse, anche se perfettamente accostate. Quella più antica, rivolta a nord-est, nella quale esercitava il suo ufficio il podestà: lo dimostrano la maggior elevazione ed ampiezza degli archi e la ornamentazione, in terracotta e in calce, degli archi stessi e delle finestre tipica dell’esuberanza decorativa del gotico fiorito; è probabile, dunque, che quest’ala dell’edificio sia stata portata a termine nel primo ventennio della signoria del marchese Giovan Francesco seniore. L’altra parte del fabbricato, la cui struttura architettonica pur gotica trapassa nella compostezza del Rinascimento, risale invece all’epoca di Clarice Malaspina, vedova del marchese Federico Pallavicino, che ne ordinò la ristrutturazione nei primi anni del Cinquecento. Sotto i portici si trovano ancora oggi i negozi di Zibello, soprattutto di generi alimentari, mentre al primo piano, sopra la zona occupata dal ristorante Leon d’Oro, è situato il Teatro. Un piccolo teatro, aperto al pubblico nei 1804, ma che per circa un secolo e mezzo è stato il punto di riferimento di tutte le manifestazioni culturalmente importanti tenutesi nel paese.