E’ uno dei luoghi più affascinanti di tutta la Sicilia, nella punta a sud più estrema di tutta l’isola, dove un panorama incantevole sembra accompagnare lentamente i visitatori verso l’Africa. E’ Marzamemi, dove attorno alla piazzetta centrale le casette dei pescatori si sono trasformate in caratteristiche case di villeggiatura o rinomate trattorie; qui curiosando tra i vicoli dai quali si può ammirare un mare limpido ed azzurro dai fondali pescosissimi, è ancora possibile ammirare la residenza estiva del Principe di Villadorata che, affiancata alla Tonnara, domina gran parte della piazzetta. Un luogo magico che si può scoprire in tantissimi modi, anche sulle due ruote: le Terre dei due Mari, infatti, possono essere percorse in bicicletta in tutta la loro estensione. L’itinerario si estende nella parte meridionale di queste terre, tra Portopalo di Capo Passero e Porto Ulisse, con un territorio in gran parte pianeggiante: dei 24 chilometri di percorso, il punto più alto sul livello del mare è di 37 metri. Il punto di partenza non può che essere la Terrazza dei due Mari, punto panoramico nella cittadina di Portopalo di Capo Passero. Attraversata la cittadina di Portopalo, ci si dirige prima verso la rada costeggiando il porto, per poi inoltrarsi tra i vigneti e le colture del rinomato pomodoro ciliegino. La seconda tappa è sulla punta estrema del territorio: da qui lo sguardo si ferma d’obbligo all’Isola delle Correnti: la sosta si effettua sulla piazzetta che precede la spiaggia, zona di parcheggio durante il periodo estivo. Quindi si prosegue per il tratto più lungo dell’itinerario, che è di 21 chilometri: risalendo la costa ci si dirige verso nord-ovest attraversando campi coltivati, vigneti e impianti protetti in serre con migliaia di piantine di pomodori della varietà ciliegino. Successivamente il percorso volge verso est e si torna a pedalare lungo la costa, attraverso l’abitato di Granelli, uscendo dalla provincia di Siracusa ed entrando nel territorio ragusano. Si arriva così nell’incredibile distesa di acque del Pantano Longarin, dove in diversi periodi dell’anno è possibile osservare i fenicotteri rosa di passaggio su queste acque salmastre. Gli ultimi 3 chilometri di percorso si sviluppano lungo la costa, dirigendosi verso una delle mete più rinomate di tutta la zona, Porto Ulisse: da queste rupi si possono scorgere a ovest i faraglioni di Cirica, a ridosso delle “secche di Circe”, causa di tanti naufragi di navi romane e bizantine.