Un paradiso naturalistico a pochi passi da Roma, immerso in un territorio ricco di storia. Sono le Terme Sabine di Cretone, che sorgono nel verde delle colline tra la Capitale e Rieti, proprio ai piedi di un rigoglioso bosco. Le acque delle Terme di Cretone sgorgano naturalmente da millenni e sono sulfuree, ipotermali (24°C) e batteriologicamente pure: sono utilizzate per inalazioni, aerosol, nebulizzazioni, insuflazioni endotubariche, idromassoterapia, cure idroponiche, fangoterapie e balneoterapie. E pensare che dove ora sorge un complesso all’avanguardia, fino agli anni 70’ c’era una fabbrica di ghiaccio secco, che sfruttava al meglio l’abbondante componente di anidride carbonica presente nelle acque sotterranee. Da lì in poi è iniziata una nuova storia: nel 1987 le acque di Cretone sono state riconosciute dalla sanità per il trattamento di malattie della pelle, delle vie biliari, dello stomaco, artroreumatiche nonché di affezioni all’apparato respiratorio. E oggi il complesso ripropone ai clienti l’antico concetto termale romano: curarsi pensando anche al divertimento; lo stabilimento termale, infatti, non offre solo tre piscine alimentate da sorgenti termominerali solfuree (d’estate è possibile anche fare il bagno di notte), ma anche corsi di nuoto, aerobica e danza, beach volley, gym soft, quattro campi da tennis e due di calcetto. Chi, dopo una rilassante giornata alle terme, volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti, potrà visitare Cretone, piccolo borgo medievale che conserva la Collegiata dell’XI secolo e la Fortezza abbandonata di Castiglione; a pochi chilometri di distanza sorge Palombara Sabina, con il Castello Savelli nei cui saloni si possono ammirare gli affreschi della scuola di Raffaello.