Un sapere antico da scoprire in uno spazio museale unico nel suo genere. Passeggiando nelle vie di Castelsardo (Sassari) è possibile incontrare ancora oggi le cestinaie, figure storiche e al contempo moderne, che al di fuori dall’uscio di casa intrecciano la palma nana, il fieno marino e la rafia, come sentito dovere di comunicazione storica delle tradizioni, verso i turisti e verso i loro stessi concittadini. I loro manufatti, esposti ai turisti e ai passanti, riprendono le tecniche, le forme e i decori dell’antica tradizione ad intreccio di Castelsardo ma altresì richiamano i gusti personali e il talento innovativo dell’artigiano contemporaneo del luogo. Il Museo si articola in ben undici sale, e mette a disposizione dei visitatori anche terrazze panoramiche e aree esterne. Le tecniche dell’intreccio delle palme sono molteplici: dalle più semplici, ad annodatura, a raggiera, ad avvolgimento, a intreccio diagonale e perpendicolare, a incastro; a quelle più complesse utilizzate per gli intrecci artistici, come quella a incrocio tubolare, a raggiera bi-frontale, a cornetti, a mezza foglia, a treccia, a mazzetti, ad avvolgimento a spirale, ad avviluppamento triangolare, a ripiegamento.