Qui storia e natura si fondono in un mix irresistibile. In questo tratto della provincia di Pesaro e Urbino passò l’imperatore romano Onorio nel 404, dopo la vittoria sui Visigoti di Alarico, per recarsi in trionfo nell’Urbe; e sempre qui, nel 2011, è stata istituita una Riserva Naturale Statale, un serbatoio naturale da proteggere e valorizzare. La Gola del Furlo sorge lungo l’antica strada consolare Flaminia: qui si apre la galleria del Furlo, il “forellino” nel sasso della montagna. In principio un pertugio angusto, preistorico, aperto scheggia a scheggia, fatta aprire dal console Flaminio nel 217 a.C. ma forse scavata già in precedenza; poi dall’anno 76 d.C., a lato di questo forulus, prese vita la galleria romana, lunga quasi quaranta metri, scavata nel cuore della roccia per volere dell’Imperatore Vespasiano nel punto più stretto della gola. Adiacente alla Galleria del Furlo sorge la piccola chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta alla fine del ‘400 e visitabile con ingresso gratuito nei mesi di luglio e agosto. Tutta la Riserva è un vero e proprio paradiso, attraversato dal fiume Candigliano che si insinua tra le imponenti pareti rocciose della Gola, dove la suggestione del paesaggio si unisce a una prodigiosa ricchezza naturalistica che vanta esemplari di flora e fauna davvero singolari.
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