Greccio e Betlemme sono due nomi inseparabili nei pensieri natalizi di ogni anno, poiché, se a Betlemme si operò il mistero dell’incarnazione del Salvatore, a Greccio, per opera di San Francesco, ebbe inizio la sua mistica rappresentazione. E’ così che ebbe origine la rievocazione vivente della nascita del Bambino Gesù che si riproduce in tutto il mondo cristiano per ricordare la natività del Redentore.
E per questo non sarebbe il solito Natale senza il Presepe di Greccio.
E dunque il Presepe di Greccio ci sarà, anche quest’anno e sarà un Presepe 4.0!
Rispettando il programma degli anni precedenti, dal 24-26 e 27 dicembre all’1-2-3-6 gennaio rigorosamente alle 18 il Presepe sarà on line. Non un minuto di meno, non un minuto di più, potrete collegarvi alla pagina Facebook della Proloco di Greccio che da sempre realizza con passione e amore il Presepe. Oltre quaranta sono i figuranti che da anni interpretano, da veri attori, le scene della natività. Un lavoro duro e faticoso, fatto nel tempo libero di ognuno di loro. Un lavoro premiato dalle tante presenze che da anni si accalcano sugli spalti sotto la rocca.
Il presepe è un evento unico al mondo che, proprio per la sua singolarità, cambiò radicalmente il destino del piccolo borgo alle pendici del Monte Lacerone. Da semplice luogo, abitato da messer Giovanni Velita e la sua corte, Greccio diventò col trascorrere dei secoli un punto fermo per migliaia di fedeli. E tutto per l’intuizione del Poverello d’Assisi che, proprio su questi mistici monti, “inventò” la rappresentazione vivente del Presepio. Una tradizione che, col passare degli anni, ha fatto il suo ingresso nelle famiglie cristiane del mondo.
Perché San Francesco scelse proprio un paesino povero e umile come quello di Greccio? Il motivo sta tutto in quella semplicità che il piccolo borgo evocava, tanto che lo stesso Francesco lo accomunava a Betlemme. Dopo il viaggio in Palestina, rimasto molto impressionato dalla visita in Terra Santa, egli mandò a chiamare il feudatario di Greccio, Giovanni Velita, e gli illustrò quanto aveva in mente: gli chiese di scegliere una grotta, di condurci un bue e un asinello, per poter vedere con i propri occhi i disagi in cui nacque il Bambino Gesù! Il cavaliere Velita aveva pochi giorni di tempo per preparare quanto gli chiese e approntò tutto con la massima cura. Francesco aveva convocato i frati da più parti e tutti gli abitanti di Greccio; le folle si mossero dai luoghi più vicini e lontani, rischiarando la notte con ceri e fiaccole. Giunse infine il “Santo di Dio”, vide tutto preparato e ne godette. Velita, uomo di grande virtù e degno di fede, asserì di aver visto un bellissimo Bambinello dormire in quel presepio e il Santo stringerlo al petto con le sue braccia.
Una prodigiosa visione resa credibile anche da una serie di miracoli che ne conseguirono: la paglia di quel presepio, ad esempio, servì per sanare le malattie degli animali e allontanare le pestilenze. Da quel momento Greccio fu la nuova Betlemme.
Vi aspettiamo sulla pagina della Proloco di Greccio.
p.s.
Partecipa anche tu al concorso “Greccio … è il Presepe”. Leggi il regolamento e inviaci la foto del tuo presepe!
Il 6 gennaio premieremo il vincitore del presepe più bello, quello che ha ricevuto il maggior numero di emoticon, con un bellissimo cesto gastronomico con i prodotti tipici del territorio.
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