Il Giubileo a L’Aquila: Dove la Fede Incontra la Montagna - ph quilaquila - fuoriporta

Il Giubileo a L’Aquila: Dove la Fede Incontra la Montagna

Se pensavi che il Giubileo 2025 fosse solo un affare romano, è il momento di cambiare rotta e salire verso il cuore verde dell’Appennino: L’Aquila! La città è famosa non solo per la sua storia millenaria, ma anche per essere la culla della Perdonanza Celestiniana, un evento che, guarda caso, è considerato l’antesignano del Giubileo stesso. Insomma, qui non si scherza con le tradizioni!

Ma L’Aquila non è solo fede e antiche indulgenze: è anche natura selvaggia, borghi incantati Quindi, preparati a un pellegrinaggio che ti farà salire in alto (fisicamente e spiritualmente) e ti farà scendere… di corsa verso la prossima trattoria!

1. Basilica di Santa Maria di Collemaggio: Il Cuore del Perdono 
Il tuo percorso giubilare non può che iniziare dalla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, il simbolo spirituale dell’Aquila e luogo dove tutto è cominciato con la famosa Perdonanza Celestiniana.

Cosa vedere:
La Porta Santa: Aperta ogni anno il 28 agosto per la Perdonanza, questa è la vera “mamma” di tutte le Porte Sante. Se varcarla non ti dà qualche emozione… forse hai bisogno di un altro arrosticino per carburare!
La Tomba di Papa Celestino V: Sì, proprio lui, il papa che si dimise (quello che Dante ha messo nell’Inferno, ma qui lo adorano lo stesso!). La sua scelta di umiltà e libertà è diventata un simbolo di coraggio spirituale.
La Facciata a Scacchiera: Con i suoi marmi rosa e bianchi, è uno dei simboli architettonici più belli d’Abruzzo. Perfetta anche per una foto ricordo… spirituale ma con stile!
Momento giubilare: Attraversa la Porta Santa e prenditi un momento per riflettere su cosa significa il perdono. Magari anche solo perdonare te stesso per tutte quelle diete mai iniziate…

2. Il Centro Storico: Tra Ricostruzione e Rinascita 
Dopo il sisma del 2009, il centro storico dell’Aquila è stato un simbolo di resilienza e rinascita. Camminare tra le sue vie oggi è un modo per testimoniare la forza di una città che non si è mai arresa. E tra una chiesa e un palazzo storico, troverai anche qualche posticino dove rifocillarti… che non guasta mai!

Cosa vedere:
Piazza del Duomo: Il cuore pulsante della città, con le sue due cattedrali (una dedicata a San Massimo e l’altra a San Bernardino). Scegli quella che ti ispira di più o, meglio ancora, visita entrambe!
Fontana delle 99 Cannelle: Si dice che rappresenti i 99 castelli che hanno fondato L’Aquila. Bevi un sorso d’acqua fresca e… vedi se riesci a contarle tutte (spoiler: è più difficile di quanto sembri!).
Cappella delle Anime Sante: Simbolo della ricostruzione post-terremoto, è un luogo che parla di dolore e speranza.
Momento giubilare: Ogni pietra dell’Aquila racconta una storia di perdita e rinascita. Camminando tra queste vie, capirai che la fede non è solo nelle chiese, ma anche nelle persone che ricostruiscono la propria vita giorno dopo giorno.

3. Una Pausa Gustosa: Arrosticini e Vino Montepulciano 
Ora che hai nutrito l’anima, è il momento di pensare allo stomaco! Non puoi dire di aver vissuto L’Aquila senza aver assaggiato gli arrosticini, i famosi spiedini di carne di pecora che si mangiano rigorosamente con le mani.

Dove andare:
Cerca una trattoria tipica o un ristorante con braciere a vista. Gli arrosticini vanno gustati caldi e succosi, accompagnati da una fetta di pane e un bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo.
Se vuoi fare il vero esperto, chiedi anche una porzione di pecora alla cottora (stufata di pecora con erbe aromatiche) o una pasta alla chitarra con sugo di agnello.
Momento giubilare: Ricorda che anche la convivialità è un momento sacro.

4. Basilica di San Bernardino da Siena: Fede e Bellezza Rinascimentale 
Dopo la pausa pranzo (e una piccola pennichella, se necessario!), continua il tuo cammino verso la Basilica di San Bernardino da Siena. Questo splendido edificio rinascimentale ospita le spoglie del santo che tanto ha fatto per l’Aquila.

Cosa vedere:
La Tomba di San Bernardino: Un’opera d’arte in sé, con decorazioni in marmo e dettagli raffinati.
Gli Affreschi e la Facciata Rinascimentale: Una meraviglia per gli occhi, che ti farà apprezzare il legame tra fede e arte.
Momento giubilare: San Bernardino era famoso per il suo impegno contro l’usura e le ingiustizie sociali. Pensa a come la tua fede può tradursi in azioni concrete nella vita di tutti i giorni. E poi, ammettilo, non ti aspettavi tanta bellezza artistica in un pellegrinaggio, vero?

5. Rocca Calascio: Dove la Fede sposa la Natura
Se hai ancora energie (e una buona dose di spirito d’avventura), prendi la macchina e fai un salto alla Rocca Calascio, uno dei castelli più alti d’Italia. Non è proprio una tappa giubilare ufficiale, ma fidati, salire fin quassù è un’esperienza che ti riconcilierà con il mondo.

Cosa vedere:
La Rocca: Un castello medievale abbandonato con una vista che ti lascerà senza fiato. È stato anche il set di film come Ladyhawke, quindi preparati a sentirti un po’ cavaliere (o dama) in cerca di avventure!
La Chiesetta di Santa Maria della Pietà: Piccola, isolata e affascinante, è un luogo perfetto per una preghiera silenziosa o semplicemente per contemplare la bellezza della natura.
Momento giubilare: Lassù, con il vento tra i capelli e il panorama sconfinato sotto i tuoi piedi, capirai che la fede non sta solo nelle mura delle chiese, ma anche nella grandiosità della natura e nella libertà dello spirito.

6. Conclusione Dolcissima: Torrone Aquilano e Confetti di Sulmona 
E per finire il tuo pellegrinaggio aquilano con il giusto tocco di dolcezza, non puoi andartene senza aver assaggiato il torrone aquilano (rigorosamente morbido e al cioccolato!) e i confetti di Sulmona, famosi in tutto il mondo.

Dove trovarli:
Le pasticcerie del centro storico offrono torroni artigianali che ti faranno dimenticare tutte le calorie accumulate.
Se hai tempo, fai una piccola deviazione fino a Sulmona per vedere i famosi bouquet di confetti colorati, che sembrano fiori ma… si mangiano!
Momento giubilare: Concludere con un dolce è un modo per celebrare la bellezza della vita. Perché, in fondo, anche un confetto ben fatto può essere un piccolo miracolo quotidiano!

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