A spasso lungo l’antica via Amerina, che ai tempi dei Romani rivestì un ruolo di primaria importanza come via di comunicazione veloce, prevalentemente a scopo commerciale: l’itinerario nell’Alto Lazio, dove ora sorgono Fabrica di Roma e Civita Castellana, si snoda attraverso questa antichissima strada dalla località San Lorenzo sino a Falerii Novi, e alla chiesa romanica di Santa Maria di Falleri. Falerii Novi è una città romana che venne eretta a seguito della distruzione di Falerii, nel 241 a.C: il circuito della città contava ben 2108 metri, la sua forma ricorda quella di un triangolo e le mura costituiscono un ottimo esempio di architettura militare romana. A difesa della città si ergevano circa 80 torrette, 50 delle quali sono ancora ben conservate. Delle costruzioni all’interno delle mura, al contrario, è rimasto visibile poco o niente: la struttura decisamente meglio conservata è la chiesa abbaziale cistercense di Santa Maria di Falleri, costruita alla fine del XII secolo per iniziativa di monaci provenienti dalla Savoia: al portale lavorarono anche alcuni marmorari “cosmati” che probabilmente si ispirarono ad antichi monumenti già in zona. La Via Amerina invece, che tra le grandi strade Romane è una delle meno note, durante l’età altomedievale a ebbe rilevanza strategica consentendo il diretto collegamento tra il Ducato di Roma e l’Esarcato di Ravenna, costantemente minacciati dalla pressione longobarda. La strada, insieme alle decine di tombe rupestri della necropoli meridionale della vicina città di Falerii Novi, formano un’estesa area archeologica costituiscono una delle più importanti testimonianze storiche del territorio anticamente abitato dai Falisci.