Da Nerone alla famiglia Borgia, dal Fogazzaro a San Benedetto, che qui scrisse la sua Regola: Subiaco e il suo territorio sono stati nei secoli teatro di avvenimenti fondamentali per la storia non solo dell’Italia, ma dell’intera Europa. Un passato così importante non poteva che lasciare tracce indelebili in una cittadina che può essere annoverata tra le perle del Lazio. Un percorso alla scoperta di Subiaco non può che partire della Rocca Abbaziale che fu dimora dei Barberini, dei Colonna e di Lucrezia Borgia, costruita tra il 1073 ed il 1077 dall’abate di S. Scolastica Giovanni V allo scopo di instaurare sul castello di Subiaco il dominio monastico; la Rocca, munita di fortificazioni di una possente torre e di carceri, fu arricchita di stanze ed appartamenti e di una piccola chiesa dedicata a S. Tommaso apostolo. Ma gli interventi più significativi si devono ai Borgia: la torre, corredata di merlature e feritoie, baluardi e carceri, fu l’espressione-sintesi del programma politico della potente famiglia, che eresse in onore di S. Benedetto, a tutela dei monaci, dei castelli abbaziali e dei confini dello stato pontificio. In tal senso parla un’epigrafe, incassata tuttora nella parte occidentale della torre.
Una passeggiata nel centro storico di Subiaco deve poi necessariamente toccare, la trecentesca chiesa di San Francesco e quelle neoclassiche di Sant’Andrea e di Santa Maria della Valle senza dimenticare la piazzetta di Pietra Sprecata, che si apre sotto l’orologio della Rocca Abbaziale, con motivi architettonici medioevali e un piccolo arco gotico sulla sinistra. Un rudimentale pilastro in pietra cardellino è sovrastato da un’edicola che custodisce un delicato affresco della Madonna della Pietà, assai venerato contornato da alcuni palazzetti antichi in pietra locale con mura irregolari e bifore romaniche. In uno di questi casamenti dimorò il primo cardinale commendatario, Giovanni Torquemada, inviato da Callisto III a Subiaco nel 1456. A lui si deve il primo Statuto di Subiaco.
Nel territorio di Subiaco meritano poi una visita il pittoresco laghetto di San Benedetto, alimentato dalle acque dell’Aniene che fuoriesce dalle rocce e precipita in una scrosciante cascata, prende il nome dal Monastero di San Benedetto che si erge, in tutta la sua magnificenza, sulla verticale dello specchio d’acqua. Di grande impatto è anche il Monastero del Sacro Speco, eretto nella curvatura di una alta parete di roccia e sorretto da nove alte arcate, con il suggestivo labirinto interno fatto di ambienti di vita quotidiana, piccole chiese e cappelle scavate nella roccia.
Ti potrebbe interessare
https://www.fuoriporta.org/eventi/rajche-radici-in-comune-subiaco-rm-28-30-agosto/