San Francesco del Deserto è un’isola della Laguna Veneta tra Sant’Erasmo e Burano. Oggi ospita un convento di frati minori, originariamente fondato dallo stesso San Francesco che qui approdò nel 1220 di ritorno dall’Oriente e dalla Quinta crociata, dove si era recato a predicare il Vangelo al sultano e porre fine alla guerra. Il santo scelse l’isola per fondarvi un ricovero dove fosse possibile pregare e meditare in pace, lontani dalla mondanità. Dopo la sua morte, l’isola venne donata, nel marzo del 1233, ai frati minori dal patrizio veneziano Jacopo Michiel, parente del patriarca di Grado Angelo Barozzi, per fondarvi un convento.
Nel XV secolo, abbandonata l’isola ed il convento per le condizioni ambientali divenute ormai inospitali, a causa la malaria, da qui il termine disertata, anche se l’abbandono durò solo qualche decina di anni.
L’isola venne occupata dai soldati napoleonici nel 1806 che depredarono il monastero e la chiesa dagli ornamenti e causa la soppressione la comunità dovette spostarsi nel monastero di San Bonaventura a Venezia.
Successivamente la zona fu adibita a polveriera dagli Austriaci sino a che nel 1858 il terreno venne donato al patriarcato di Venezia, che consentì ai frati di rifondarvi il monastero, tuttora attivo.
In questa occasione furono effettuati notevoli lavori di sistemazione idraulica. Nel secolo scorso infine sono state prolungate ed ampliate varie parti della chiesa, del presbiterio e della sagrestia. Inoltre s’è bonificata la barena ad ovest dell’isola (1950) con notevole ampliamento della stessa: il canale che attualmente penetra all’interno (utilizzato oggi come San-Francesco-del-desertoormeggio), anziché piegare a gomito verso est come lo vediamo oggi, proseguiva dritto dividendo l’isola dalle barene circostanti.
Qui vi è ambientata la storia di Corto Maltese “L’angelo della finestra d’oriente”.
Attualmente San Francesco del deserto è aperta al pubblico, un frate vi guiderà alla scoperta dei suoi monumenti e della sua storia.
È inoltre disponibile una piccola foresteria dove si può essere ospitati per qualche giorno.
San Francesco è raggiungibile con barche di pescaggio fino a 2 metri, attraverso il canale Crevan o provenendo da Burano. L’ormeggio interno è consigliato a barche che non superano i 180 cm di pescaggio (anche se il fondo è fangoso e danni non se ne fanno), mentre nel pontile galleggiante esterno non ci sono problemi di profondità ma è un approdo di imbarco sbarco e va tenuto sgombro.
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