Splendidi centri abitati murati di impianto tre-quattrocentesco, che hanno conservato le loro peculiarità tipologiche fino ad oggi: è un vero e proprio percorso all’indietro nel tempo quello che si può compiere partendo da Arcevia, l’antica Rocca Contrada in provincia di Ancona, e proseguendo nel territorio fino alla fortezza di Nidastore, ai confini con la provincia di Pesaro. Partendo da Arcevia, seconda tappa del viaggio è il Castello di Avacelli, attestato dal 1248, che venne fondato da Rocca Contrada su di una collina al confine con il territorio di Serra S. Quirico. La visita prosegue al Castello di Castiglioni, che si erge ai confini con il territorio di Serra de’Conti: attestato dal 1289 come castellare, fu probabilmente fondato dopo l’abbandono del castello di Fossaceca che si trovava nei pressi. E sempre in direzione di Serra de’ Conti vale davvero la pena visitare il Castello di Piticchio, uno dei più suggestivi e meglio conservati dell’arceviese, che sorge su un poggio a circa sette chilometri da Arcevia. Nel Castello di Montale, invece, è ancora possibile ammirare il camminamento di ronda e la torre di guardia dell’antica fortificazione è da notare, riutilizzata e riproposta come campanile della chiesa di S. Silvestro, riedificata dopo il 1830. Davvero imperdibile è invece una visita al Castello di Loretello, che sorge su un poggio a 300 metri d’altezza a circa 15 km da Arcevia; tra i castelli del territorio rimasti è quello più antico: nominato per la prima volta nel 1072, edificato insieme alla chiesa di S. Andrea dai monaci di Fonte Avellana, divenne possesso di Rocca Contrada nella seconda metà del ‘200. A breve distanza da Loretello, sorge invece il piccolo Castello di S. Pietro, pressoché invariato nel suo impianto urbanistico quattrocentesco, che però conserva poche tracce delle strutture murarie originarie. Il Castello di Palazzo è invece uno dei più caratteristici di tutto il territorio: si tratta di un centro murato interessante che presenta una struttura urbanistica singolare sviluppata lungo le linee di livello delle pendici del Monte Caudino, dotato di possenti tratti di mura in pietra e cotto e di una bella porta d’accesso quattrocentesca. Quello geograficamente più a ovest, infine, è il Castello di Caudino, nei pressi del quale fu combattuta una memorabile battaglia tra le forze Guelfe e Ghibelline per il possesso del territorio.