Tra storia e leggenda vi portiamo ad Alatri, la Città dei Ciclopi, nella bella Ciociaria; si narra che il dio Saturno sarebbe venuto nelle terre del Lazio per fondare Alatri e altre città. Ma c’è un’opzione 2. I fondatori di Alatri potrebbero anche essere i mitici ciclopi, ritenuti gli unici in grado di costruirne le possenti mura che cingono ancora oggi la città. Vieni a fare un giro insieme a noi potrai così giudicare se sono stati gli dei o i ciclopi a realizzare tanta bellezza!
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Alatri è un paese dagli albori misteriosi e confusi con il mito, è qui che viene custodita l’Acropoli più suggestiva del Lazio.
Iniziamo da qui il nostro viaggio!
Le sue mura poligonali, dette ciclopiche, per l’appunto, sono talmente affascinanti che ti stregheranno! Puoi entrarci dalla Porta Maggiore e dalla Porta Minore.
Scegli tu!
Se farai il tuo ingresso dalla Porta Maggiore resterai di “stucco”! Ha un architrave ciclopica di oltre 5 metri di lunghezza. Puoi decidere ora se salire le scale, attraversare la porta e accedere alla civita, oppure proseguire la passeggiata da fuori per ammirare ancora le mura. Sono irresistibili… d’altronde!
Continuando a camminare sul lato sud orientale trovi un’incredibile parete megalitica – il Pizzo Pizzale – che sfiora i 17 metri.
Percorrendo il perimetro dell’Acropoli, sul lato nord-ovest, c’è la porta Minore o Porta dei Falli dove sono scolpiti tre falli come simbolo di fecondità.
La Porta Minore conduce in un piccolo corridoio ascendente, coperto con monoliti. Negli equinozi, il corridoio viene attraversato interamente dal Sole che arriva a illuminare via Gregoriana.
Di fronte alle antichissime mura di Alatri rimarrete senza fiato e vi chiederete come sia stato possibile costruire un’opera di tale portata con i mezzi dell’epoca… chi lo avrà fatto? Gli Dei o i Ciclopi?
Nell’Acropoli di Alatri, la concattedrale di San Paolo costruita sui resti di un’antica area sacrificale e il vescovado sono i due edifici più importanti. La Concattedrale a tre navate, conserva tele del XVIII e XIX secolo. In fondo la mirabile statua di San Sisto I, ricoperta in oro e argento e la celebre reliquia del Miracolo Eucaristico dell’Ostia Incarnata datato 1227-1228. La reliquia del miracolo è oggi conservata nella cappella a essa dedicata, nella navata destra della cattedrale di San Paolo ad Alatri.
Ti do un suggerimento, la visita all’Acropoli è affascinante in ogni momento della giornata, ma è straordinario passeggiare qui al mattino, sul presto, sotto i suoi tigli in fiore a giugno, respirarne il profumo e godersi il silenzio rotto solo dal ronzio degli insetti impollinatori!
Girando intorno alle mura ciclopiche godrai di una splendida vista sulle verdi vallate che caratterizzano i monti Ernici.
Il nostro viaggio alla scoperta di Alatri prosegue nel centro cittadino.
La chiesa collegiata di Santa Maria Maggiore risale al V secolo, affascinante il suo aspetto romanico-gotico; immediatamente al di sopra del portale centrale si apre il magnifico rosone, all’interno di grande importanza sono le opere del gruppo ligneo della Madonna di Costantinopoli, il Trittico del Redentore di Antonio da Alatri, la Vergine con il Bambino e San Salvatore della prima metà del XV secolo e il fonte battesimale.
C’è poi la Chiesa di San Francesco anch’essa medievale e in stile gotico, con un grande rosone sulla facciata, al centro del quale è fedelmente riproposto il rosone della Chiesa di Santa Maria Maggiore. L’interno conserva tra l’altro, un mantello risalente al XIII secolo attribuito a S. Francesco D’Assisi!!
Nell’attiguo Chiostro di San Francesco si trova un misterioso Affresco medioevale di notevole interesse, raffigurante un Cristo Pantocratore al centro di un Labirinto circolare unicursale: “Il Cristo nel Labirinto”.
Poco distante, il Museo Civico di Alatri, si trova nel Palazzo Gottifredo: è diviso in diverse sezioni che ospitano reperti archeologici di varie epoche e una ricca collezione epigrafica.
All’interno una ricostruzione del Tempietto Etrusco-Italico di Alatri con i suoi reperti originali, precedentemente custoditi presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Proseguiamo…
L’austera semplicità della struttura esterna rende la chiesa di San Silvestro una meta affascinante. La sobrietà dell’interno e il soffitto a capriate lignee ti incanteranno, così come la Cripta sottostante, essenziale e suggestiva. Notevole, per l’intensità di espressione e per la sua antica fattura, è l’affresco di San Silvestro con il drago del XII secolo collocato sul lato destro dell’abside.
Irrinunciabile, per chiudere il tuo percorso ad Alatri, è la visita alla Badia di S. Sebastiano, oggi interamente privata. Incastonata su un piccolo colle a oriente del centro cittadino, fondata agli inizi del VI secolo dall’abate Servando, ospitò nel 528 Benedetto da Norcia durante il viaggio da Subiaco a Montecassino. Nelle vicinanze della Badia, i viandanti percorrono in fervida ammirazione il Cammino di San Benedetto.
Buona Alatri!
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