E’ uno dei centri più ricchi di storia dell’intero Abruzzo e ha dato i natali al poeta latino Ovidio. Ma in tutto il mondo Sulmona è nota come la “città dei confetti”. Già nel 1846, ad esempio, la cittadina in provincia dell’Aquila annoverava già 12 fabbriche che producevano questo dolce prelibato esportandolo in tutta la Penisola; e oggi come allora, a rendere unico il confetto di Sulmona è l’esclusivo brevetto di lavorazione (che permette allo zucchero di fissarsi alla mandorla o ad altro ingrediente senza aggiunta di amidi e farine) insieme alle splendide lavorazioni artigianali che lasciano di stucco i visitatori.
Per approfondire il legame fra Sulmona e i suoi dolci più famosi vale la pena visitare il Museo Confetti Pelino, ospitato all’interno dell’omonima fabbrica, attiva dal lontano 1783. Qui è possibile ammirare una vasta esposizione di macchine antiche per la produzione di confetti e varie attrezzature, cimeli e preziosi, oggetti rari riguardanti l’antica arte sulmonese della confetteria. Fondato dalla famiglia Pelino nel 1988, ospita la ricostruzione di un laboratorio di confetti del 18° secolo, tra cui utensili e apparecchiature speciali dell’epoca per macinare, tostare e lucidare (come il dispositivo utilizzato nella produzione di “confetti al rosolio”) oltre ad antichi contenitori di ingredienti. La storia della confetteria dal 1800 in poi si può seguire attraverso i macchinari esposti: dall’arrivo dell’energia a vapore fino ad arrivare all’introduzione dell’energia elettrica nel 1893. Sulle pareti, inoltre, sono visibili in bella mostra certificati, premi e partecipazioni a esposizioni internazionali dal 1800 fino ai giorni nostri, oltre ai molti brevetti registrati in giro per l’Europa. Ci sono anche statue e ritratti di antenati della famiglia Pelino, una preziosa collezione di bonbonières antiche e una curiosità: il primo telefono mai installato a Sulmona.