Il Carnevale d’Abruzzo di Francavilla a Mare (Chieti)
Se è noto come “Il Carnevale d’Abruzzo” un motivo ci sarà! Di certo quella che anima ogni anno Francavilla a Mare è una festa frutto di un’antica tradizione che risale ad dopoguerra quando, in occasione del Carnevale, un gruppo caratteristico del luogo, il complesso “Zazzà in cerca di Zuzzù” si esibiva lungo le strade della città. Oggi l’evento attira visitatori da tutta la Regione e non solo in occasione della tipica sfilata, che ogni anno è ispirata alla caricatura e alla satira di personaggi ed eventi assunti alla ribalta dei media nel corso dell’anno, alla quale partecipano gruppi folcloristici, danzatori e piccole orchestre, nonché i cittadini, soprattutto bambini, vestiti in maschera per l’occasione; la manifestazione si snoda lungo Viale Nettuno, una delle principali arteria stradali della città, tra la stazione ferroviaria e Piazza della Sirena.
Il Carnevale Morto di Montorio al Vomano (Teramo)
Quella del “Carnevale Morto” che si festeggia il giorno delle Ceneri è un’iniziativa che dal 1930 resiste fiera nella tradizione montoriese. L’usanza di festeggiare la morte del Carnevale sembra derivare direttamente dalla commedia dell’arte: nel primo giorno della Quaresima la cittadina in provincia di Teramo mette in scena le esequie del Carnevale appena passato, al quale si rende onore con spirito burlesco e beffardo, inscenando un canovaccio di satira paesana, con le maschere vestite a lutto. Il Carnevale morto è un lungo, rumoroso, burlesco corteo funebre che prende avvio da Via dei Mulini e, andrà infine a Piazza Orsini, attraversa tutto il paese ed accompagna il “Carnevale” deposto in una bara di legno aperta.