Il nome stesso sembra indicare la fertilità dei pascoli del piano e della montagna: Pasturo sorge nella conca della Valsassina, sulle pendici orientali della Grigna Settentrionale. In questo angolo della provincia di Lecco, dove la famiglia aveva una casa di villeggiatura, la grande poetessa Antonia Pozzi trascorse momenti importanti della sua breve vita: per le vie del paese è possibile trovare ventidue pannelli che riportano suoi versi o fotografie legate al territorio pasturese. Nel centro storico di Pasturo meritano una visita anche la chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio (costruita nel Trecento e ingrandita e riconsacrata nel 1628) e il Santuario della Madonna della Cintura, antico edificio religioso noto così ma intitolato a San Giacomo Apostolo. Questa, inoltre, è stata nei secoli terra di castelli. Nell’alto Medioevo in zona se ne trovava uno in prossimità del Pioverna, di proprietà della contessa Ferlenda di Lecco. Nel XV secolo, invece, ne venne costruito un altro enorme dagli Sforza quando ebbero proprietà su queste terre. Quando arrivarono le truppe francesi Simone Arrigoni, che presidiava la fortezza, venne qui catturato e giustiziato.
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