Avete presente la “pasta e fagioli“, era solo per darvi un’idea. Il 12,13 e 14 luglio a Vejano, in provincia di Viterbo, va in scena la Festa dei sapori con il Ceciariello sul podio dei sapori! Il Ceciarello di Vejano è la una versione “locale” della più comune pasta e fagioli, che a Vejano viene preparata da tempo immemorabile. Il nome “ceciarello” deriva dalla forma di piccoli ceci della pasta, impastati con acqua e farina di grano duro e bolliti nel brodo di fagioli ed erbe aromatiche di campo colte in zona che donano al piatto un profumo unico. Nel menù sarà possibile degustare anche tartufo e molto altro ancora, tutto locale e tutto preparato con maestria dalle cuoche del paese. Il Ceciarello è un prodotto IGP di Vejano!
Lo stand della Sagra del Ceciarello e del Tartufo è aperto in piazza XX Settembre a cena dalle ore 20 e la domenica anche a pranzo.
Quale destinazione più azzeccata, per trascorrere un Fuoriporta al fresco di Vejano là su di uno sperone tufaceo, immerso nella Tuscia tra verdi colline e boschi di querce.
Tre giorni di gastronomia, musica, esibizioni artistiche, mostre!
Negli stessi giorni saranno organizzate anche visite guidate al Museo Contadino di Vejano allestito nel centro storico nei pressi dello stand gastronomico.
Cosa fare nei tre giorni a Vejano? Ecco qualche idea!
Mola di Oriolo: Si estende per 175 ettari è un territorio tipico della forra. L’odore di zolfo regna sovrano. Il percorso è breve e inizia con la bella polla d’acqua sulfurea, il suo canale, poi il laghetto e finisce con la cascata del fiume Mignone, separa la provincia di Roma da quella di Viterbo, scende dai ruderi della diga di un’antica mola.
L’area archeologica di Fontiloro è un’ampia zona, situata a circa cinque chilometri dal centro abitato, sulla strada Braccianese per Oriolo Romano. Si tratta per lo più di resti di età Augustea che testimoniano l’esistenza di importanti insediamenti romani nella zona. I materiali che giorno dopo giorno vengono qui alla luce, come terrecotte decorate secondo lo stile orientale o ceramiche da mensa Aretine, sono destinati al Museo Archeologico di Villa Giulia a Roma.
Cappella dei Santacroce risale al ‘500, costruita per custodire i resti mortali dei membri della famiglia Santacroce, signori di Vejano. il progetto è attribuito alla “setta sangallesca”, probabilmente all’architetto Bartolomeo Baronino e agli artigiani Guglielmo e Giovanni da Sutri e Francesco da Viano. E’ ancora consacrata e nella sua cripta sono conservati i resti dei Santacroce, o meglio quello che ne rimane poichè Nel 1992 fu teatro di un ignobile gesto: ignoti asportarono le suppellettili funerarie conservate al suo interno.
La Rocca di Vejano costruita dagli Anguillara, ma quella che ammiriamo oggi è la ricostruzione fatta dai Santacroce, dopo che Papa Borgia la fece distruggere nel 1493.
Dopo i Santacroce il castello passò agli Altieri e adesso è di proprietà dei di Napoli Rampolla. Il poderoso castello, sorge al centro del borgo, ha una pianta triangolare con 3 torrioni massicci, bassi e circolari ai vertici, di cui uno solo conserva ancora la copertura superiore, molto affascinante. Nel 1914 parte del territorio fu assegnata a Donna Teodolinda Altieri, sposata con il Principe Don Francesco di Napoli Rampolla, i cui discendenti sono gli attuali proprietari della Rocca. Oggi la proprietà è passata a Landolfo di Napoli Rampolla. Nel fossato della Rocca a Natale potete ammirare la Natività del Presepe Vivente di Vejano.
Info:
Data – 12/14 luglio
Località – Vejano – Viterbo
cell. 3408505381
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