La manifestazione è nata per promuovere la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, dal tartufo bianco pregiato ai funghi, dal miele ai formaggi, dal vino ai salumi, ecc., nonché per far conoscere ai numerosi visitatori le bellezze del territorio di questo angolo di Romagna apre le porte per ben due domeniche.
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Sorge su un’altura oltre il fiume Montone. Fondata dai monaci cluniacensi prima dell’anno Mille, la prima menzione risale all’anno 1116. Nel XV secolo la chiesa venne restaurata assumendo l’aspetto, in stile rinascimentale toscano, che conserva tuttora. Nell’edificio si possono ammirare interessanti affreschi del ‘500 e pregevoli dipinti del XVI secolo di scuola romagnola e bolognese. La chiesa conserva le spoglie della venerabile dovadolese Benedetta Bianchi Porro ed è meta di pellegrinaggi.
Eremo di Montepaolo
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Eremo di Montepaolo.
Sorge nei pressi di un antico monastero che ospitò Sant’Antonio da Padova per quasi un anno, dal maggio 1221 al marzo 1222. Nel 1629 si verificò una guarigione miracolosa, che venne attribuita al santo. Fu edificato un eremo, che esiste tuttora, ricostruito interamente nel 1908 dopo un improvviso crollo.
Mura urbane
Nella parte nord del centro storico, nell’isolato compreso tra le vie Garibaldi e Ranieri Biscia a sud e Carbonaie a nord, si possono osservare imponenti resti della cinta muraria tre-quattrocentesca tra cui tre grosse torri circolari (al giorno d’oggi sono parzialmente inglobate in case di abitazione).
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