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Sagra del pecorino dei prodotti tipici della Tuscia, Nepi fa festa il 7 e l’8 maggio
Per due giorni la “città dell’acqua” diventerà la capitale del gusto dell’intera Tuscia Viterbese: il 7 e l’8 maggio Nepi torna ad aprire le sue porte per la Sagra del Pecorino Romano, un prodotto che affonda le proprie radici ai tempi degli antichi abitanti dell’Urbe; furono loro i primi a lavorare il latte di pecora per dare vita a questo particolare formaggio, che ancora oggi viene prodotto nelle stesse località dove è nato: le campagne del Lazio. Nella cittadina ricca di storia che sorge tra torrenti e fonti di acque minerali e solforose – “nepa” in etrusco significa appunto acqua – questa squisita specialità sarà l’ingrediente fondamentale della pasta cacio e pepe e l’accompagnamento ideale delle fave; e verrà proposta insieme ai migliori prodotti tipici del territorio come la scapicollata, una particolare pancetta stagionata e insaporita con aromi naturali, o il salame cotto, un’altra rarità gustosa e ricercata inventata agli inizi del 900’ da un norcino locale; senza dimenticare la pizza con cipolla nepesina, piatta e non tonda – Nepi è conosciuta anche come “la città dei cipollari” – e una ricca selezione delle specialità della zona come il miele, le confetture, il vino e l’olio.
Il Pecorino Romano Dop è una vera prelibatezza ormai rara, perché la gran parte della produzione è destinata ai mercati stranieri; dal sapore dolce e aromatico oppure piccante e deciso a seconda della stagionatura, è una delizia sia da grattugiare che da servire in tavola. Intorno a questa chicca della gastronomia laziale è stato creato un evento che mette in vetrina tutte le eccellenze della Tuscia Viterbese, uno dei tratti più affascinanti dell’intera Regione: dalla gastronomia all’artigianato, senza dimenticare il folclore e la musica. E’ il caso del concorso di dolci a base di ricotta romana in programma il 7 maggio, oppure dell’aperipasseggiata che, la mattina successiva, permetterà di conoscere il territorio percorrendo l’antica via Armerina e degustando prodotti tipici di Nepi; e ancora del “Traditional Chef”, la gara gastronomica dell’8 maggio a base di materie prime della Tuscia riservata a cuochi non professionisti, della mostra micologica e di quella fotografica di abbigliamento e oggettistica della Croce Rossa. Spazio anche ai più piccoli, con lo spettacolo di magia e “trucca bambini”, e alla musica dal vivo, con la banda di Enrico Gai e la contrabbanda itinerante di Terni.
Due imperdibili giorni di festa, insomma, che rappresentano anche una buona occasione per conoscere Nepi, circondata dalle caratteristiche Forre, affascinanti gole di millenaria erosione che ne delineano il paesaggio; immersa in una natura incontaminata, la cittadina in provincia di Viterbo custodisce gelosamente dei veri e propri gioielli come la Rocca dei Borgia, dove soggiornò Lucrezia, l’acquedotto Settecentesco, il Duomo e la piazza comunale con l’omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane ed abbellita da una fontana del Bernini.
Informazioni: 3408505381 – info@fuoriporta.org
Cosa vedere
Tra torrenti, fonti di acque minerali e anche solforose, Nepi conserva diversi gioielli: dalla Rocca dei Borgia, dove vi soggiorno la stessa Lucrezia e suo fratello, all’acquedotto, terminato nel 1727 che resta uno dei luoghi più suggestivi e pittoreschi dell’intera città. Il Duomo, merita sicuramente una visita, con le sue 5 navate del XII secolo e la cripta a 12 colonne. Al centro del paese si apre la piazza comunale con l’omonimo palazzo progettato da Antonio da Sangallo il Giovane ed abbellita da una fontana del Bernini.
Nei dintorni
Le affascinanti gole chiamate “forre” che caratterizzano tutto il territorio circostante, Caprarola, Civita Castellana, il Lago di Bracciano e il Lago di Vico.
Come arrivare
Da Roma, via Cassia fino a Monterosi e deviazione per Nepi.
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