Voglia di pasta? In Emilia Romagna, c’è una sagra buonissima dove dovete andare!
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Si tratta di una sagra risalente ai primi del secolo. La tradizione vuole che vengano cotti (e consumati) 8 quintali di pasta. La manifestazione di Ponticelli, frazione di Imola, include spettacoli musicali e mostre di prodotti locali. L’evento è il 26 febbraio,
Se vi va di curiosare in giro…
Un monumento-simbolo della città è l’orologio monumentale. Collocato sulla torre del municipio, fu costruito nel 1838 su donazione di François Guichard, un ufficiale arrivato a Imola al seguito di Napoleone e qui stabilitosi. Realizzarono l’opera i maestri Domenico e Stanislao Cavina da Civitella di Romagna. Gli ingranaggi e i meccanismi che costituivano il motore originale furono rimpiazzati una prima volta dal Comune nel 1976. Nel 2002 il motore è stato sostituito con un congegno automatico. Nel 2017 l’orologio si è fermato fino al restauro avvenuto nel 2019 nel quale è stato inserito un nuovo sistema di movimentazione elettrica dei quadranti che dall’orologio di comando (installato nel 2002) raggiunge un apposito ricevitore che è stato montato in ogni quadrante (per muovere le lancette) dal momento che gli ingranaggi di trasmissione del movimento, che erano ancora quelli originali del 1838, non erano più idonei.
Se amate le chiese… quella di Santa Maria in Regola, in via Cosimo Morelli, è con tutta probabilità la più antica di Imola tra quelle tuttora esistenti. Dalla fondazione al 1796 è stata un’abbazia.
Due importanti reliquie sono associate all’abbazia di Santa Maria in Regola:
– il braccio di San Sigismondo (oggi conservato nel Museo Diocesano);
– il Velo della Vergine (il velo che le contorna il volto: quello raffigurato ad es. nel famoso dipinto di Giotto Madonna col Bambino). Il drappo, in lino bianco, misura circa cm 107 x 58. Di forma rettangolare, è piegato più volte ed è inserito in una teca (oggi la teca è conservata nel Museo Diocesano).
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