Roncofreddo è un piccolo comune dell’entroterra romagnolo, un’ideale Fuoriporta in provincia di Forlì- Cesena che oggi conta circa 3.500 abitanti in una porzione di territorio chiamato terre del Rubicone. Comune collinare, di origini antiche, la cui economia si basa sull’agricoltura e sull’industria. Tante le frazioni e le località citiamo fra tutte la frazione di Monteleone bandiera arancione del Touring Club la cui piazza principale è intitolata a Lord Byron che proprio a Monteleone soggiorno.
L’origine del nome Roncofreddo è incerta, come pure l’origine del paese. La località si popolò attorno all’anno Mille, ma il suo momento di fulgore coincise con la dominazione dei Malatesta nel corso del XIII secolo. Grazie alla posizione geografica (colli con visuali sulla pianura ed il mare) Roncofreddo ed abitati limitrofi (oggi sue frazioni) dell’epopea malatestiana conservano quasi tutte un poderoso castello o fortilizio, attorno al quale è ancora aggrappato il piccolo abitato. Il centro urbano di Roncofreddo è ai margini orientali di un’area incredibilmente selvatica, dove la natura trabocca nelle vallette e nelle gole solcate da rivoli e ruscelli.
Per arrivare a Roncofreddo si sale e gli occhi si distendono e si illuminano di bellezza, in primavera la collina diventa rosa con le fioriture dei peschi, in autunno tutto diventa rosso e se si annusa si sente odore di mosto. Roncofreddo è terra di vino, di olio di pregiati formaggi ma anche di miele e altri prodotti della lavorazione agricola come piselli carciofi, pesche e albicocche. La gastronomia è ghiotta con le famose tagliatelle, la piadina romagnola, le cantarelle, dolce povero, tipico dell’autunno, una sorta di frittella condita con olio Evo e zucchero: una prelibatezza, senza dimenticare l’irrinunciabile dolce al mascarpone.
Proprio per onorare i prodotti della terra ogni anno a novembre si tiene la PICCOLA FIERA D’AUTUNNO che quest’anno giunge alla sua XXIII edizione e che si terrà il 23 e 24 novembre. Una fiera che di piccolo ha solo il nome perché negli anni si è creata un posto d’onore tra le feste e sagre autunnali della Regione Emilia-Romagna, una fiera autentica fatta di eccellenze enogastronomiche della tradizione romagnola, una fiera che si trasforma in festa con l’allegria della musica, dei giochi, dalla condivisione e della sostenibilità. Due giorni dove il cibo, della tradizione romagnola è il protagonista con oltre 20 osterie dislocate lungo tutto l’anello del centro storico, che propongono piatti tradizionali e vegetariani, sempre con pregiate materie prime.
Oltre alle osterie anche il mercato selezionato dei prodotti agroalimentari alcuni a marchio slow food, le degustazioni, il poetico e colorato mercatino degli hobbisti, ma anche mostre, musica, e tanto spazio alle famiglie con giochi e laboratori dedicati.
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