Il Presepe vivente di Castelvetrano (Taranto)
Nella meravigliosa corte signorile dell’antica dimora che fu prima dei Giglio e poi dei Quidera, una delle più ragguardevoli famiglie castelvetranesi tra XVII e XIX secolo – palazzo di chiara impronta barocca con bei balconi sostenuti da artistiche mensole e con splendidi portali finemente intagliati, prospiciente la via Garibaldi – a Castelvetrano prende vita un suggestivo Presepe vivente. L’iniziativa, coordinata dalla Pro Loco Selinunte, col patrocinio gratuito del Comune di Castelvetrano Selinunte, punta da un lato ad animare la città in occasione di una ricorrenza particolarmente sentita come quella del Natale; dall’altro lato vuole contribuire al recupero della memoria storica castelvetranese, offrendo ai cittadini la possibilità di ammirare una splendida opera d’arte caduta, purtroppo, nell’oblio.
Il Presepe vivente di Sutera (Caltanissetta)
Il fascino del Presepe di Sutera è dovuto soprattutto alla sua location: il “Rabato”. Il quartiere, infatti, conserva ancora oggi il suo assetto Arabo – Normanno, con stradine strette e tortuose, con fabbricati ancora in buono stato d’uso e con le tipiche forme costruttive siciliane, quali “i dammusi”, “le ghittene”, antiche case in gesso, che si affacciano sovente in angusti cortili, secondo lo stile proprio dei villaggi arabo-berbero nordafricani, e altri elementi architettonici ormai non più riscontrabili nei nuovi quartieri. Per allestire le “postazioni”, si utilizzano oggetti, attrezzi, indumenti e costumi originali, alcuni forniti dagli stessi cittadini di Sutera.