Lì, lungo la strada che porta al colle Piccolo San Bernardo, sella gigantesca, levigata dal vento, tra passeggiate, sole, laghi alpini e poi sci, sci e ancora sci, è La Thuile, un piccolo, romantico, paradiso, dove la porta delle Alpi, scricchiolando sonoramente, mostra un valico ricco di storie. Un mondo di confine dove le fortificazioni e gli avamposti militari consentirono all’esercito dei Savoia di fermare più volte quello francese. Tra chiese, alcune delle quali appartenenti al XII secolo, miniere di carbone, antracite e argento e numerosi siti archeologici che raccontano la cultura romana, che di qui passó, La Thuile è un piccolo spicchio di umanità in cui perdersi. È qui, così, scopriamo che la montagna non è solo sport e fatica, ha anche un lato ozioso, goloso. E perché no, un po’ pigro e rilassato.
A La Thuile si ritrovano tutti i sapori della Vallée, da quelli più tradizionali alle riletture più sperimentali e gourmand. Questo grazioso borgo è la patria del cioccolato che sta più a occidente di tutta la Valle D’Aosta. Quale momento migliore per dar sfogo alla ghiottoneria, se non quello della Coppa del Mondo di Sci Femminile che si svolgerà sulla pista 3 Franco Berthod sabato 29 febbraio e domenica 1° marzo 2020. Un momento imperdibile per appassionati e curiosi, ma spingete il vostro sguardo un po’ più in là e scoprirete l’anima di questo borgo, tra i suoi vicoli, ciottolando tra le sue storie, inebriandovi con il suo vino la cui offerta ampelografica, dedicata anche ai dintorni della zona, è di gran carattere e gustando le sue bontà.
La Tometta di La Thuile è un classico entrato a pieno titolo tra i prodotti tipici di La Thuile, 350 grammi di dolcezza con la forma del tradizionale formaggio d’alpeggio, un tortino che vanta addirittura un brevetto! La deliziosa torta 1441 dedicata al borgo valdostano, un delicato pan di spagna al cioccolato con mousse al cioccolato. Abbiamo iniziato dal dolce e non vi spieghiamo il perché, immaginatelo, ma anche altri piatti… non hanno bisogno di grandi elogi: Boudin, salume con patate bollite, cubetti di lardo, barbabietole rosse, spezie, aromi naturali e vino; la Motzetta, carne essiccata di bovino, camoscio, cervo o cinghiale; la Soca, la tradizionale zuppa di La Thuile, un piatto caldo da assaporare nelle fredde giornate invernali, da alternare con la particolare Zuppa di ortiche.
Non solo i Romani, ci furono i Celti, i Salassi, qui, a 2200 metri di altitudine la magia del passato affascina ancora attraverso paesaggi, racconti ancestrali, lo stilosissimo Cromlech, uno dei rari cerchi megalitici presenti in Italia: 46 pietre, infisse verticalmente nel terreno a una distanza dai 2 ai 4 metri, che descrivono un ampio circolo, risalente periodo preceltico 3000 a.C. Quale sia stata la funzione ancora non si sa… ma la magia è anche in questo.
E se le aree naturali come il lago Verney o il ghiacciaio di Rutor, hanno fatto parlare a lungo di questo territorio… il fascino di La Thuille, non si limita al suo aspetto più naturalistico, lo scoprirete nelle strutture che l’hanno caratterizzata, come l’Ospizio dell’anno 1100 fatto realizzare dall’Arcidiacono di Aosta Bernando. Oggi ospita l’ufficio internazionale di Informazioni Turistiche e il Museo della Storia del Colle, della Valdigne e della Savoia… e chissà quanti segreti ci sono tra gli intonaci delle sue mura.
Sebbene il suo oro bianco, la neve, l’abbia consacrata al mondo come località sciistica e vacanziera, La Thuile è molto di più.