E’ una tradizione antichissima che, così narra la leggenda, è stata originata da un miracolo di S.Antonio Abate, che apparì ai francesi nel 1799 nelle vesti di un generale evitando che invadessero il paese di Fara. Ogni anno il paese in provincia di Chieti festeggia il Santo con le “farchie”, dei fasci cilindrici di canne legati con rami di salice rosso che vengono portate in processione il pomeriggio dei 16 gennaio dalle contrade sino al Largo antistante la chiesa di S.Antonio Abate, per essere innalzate ed incendiate con una simpatica rappresentazione coreutica. Si tratta insomma di una festa dove sono evidenti i prodromii dei riti carnevaleschi mentre si lasciano quelli natalizi; il carattere di transizione è evidente nella mescolanza di usanze tardo natalizie, come quella inerenti i cibi (crespelle, cauciune, serpentone) mentre il brio e l’allegria di gruppo sembra preludere al Carnevale. Il carattere calendariale della festa, in ogni caso, coincide con il periodo invernale: e così il fuoco purificatore che allontana il male, prepara l’ascesa dell’astro solare necessaria per nuovi e abbondanti raccolti.
Informazioni: 3408505381 – info@fuoriporta.org
Cosa vedere
L’antica porta di accesso al paese, i cunicoli militari, la Chiesa Parrocchiale di San Salvatore, la Chiesa di Sant’Antonio Abate e il Monastero e Chiesa di Sant’Eufemia.
Nei dintorni
Guardiagrele, Chieti, Ortona e Lanciano.
Come arrivare
Dall’autostrada Adriatica A14 (da nord: in direzione di Ancona; da sud: in direzione Pescara), uscire a Pescara Sud-Francavilla al Mare, seguire la direzione Francavilla/Guardiagrele, prendere la SS 260/SPEXSS263 e seguire indicazioni per Fara Filiorum Petri.