Una festa legata a doppio filo alle tradizioni contadine di un suggestivo borgo della Basilicata. Le mucche e i tori sono gli animali simbolo del caratteristico corteo che anima ogni anno il Carnevale di Tricarico, in provincia di Matera. Le prime sono rappresentate un cappello a falda larga coperto da un foulard e da un velo e riccamente decorato con lunghi nastri multicolori che scendono fino alle caviglie; la calzamaglia indossata è anch’essa decorata con nastri o foulards dai colori sgargianti al collo, ai fianchi, alle braccia ed alle gambe. Le maschere dei tori sono identiche nella composizione ma si distingue per essere completamente nera con alcuni nastri rossi. Ogni maschera ha un campanaccio, diverso nella forma e nel suono a seconda che si tratti di mucche o di tori. Il corteo di Tricarico si è arricchito nel tempo di altre figure, come il vaccaro e il massaro, rievocando in questo modo la transumanza. A Sant’Antonio vengono affidati i campanacci benedetti che, agitati con forza, scandiranno i momenti salienti della sfilata, come quando i tori scappano dal controllo del massaro per inscenare l’accoppiamento con le vacche.
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