Tutto pronto per la “Festa del Fico Bianco” dal 20 al 24 agosto nel borgo di San Giuseppe.
Protagonista indiscusso il Fico Bianco del Cilento, che rappresenterà l’ingrediente fondamentale di ogni piatto.
Menù a base di fichi, dall’antipasto al dolce, dal tradizionale piatto cilentano al più raffinato piatto gourmet, con tante novità e anche piatti senza glutine.
Sarà possibile degustare piatti molto caratteristici, dai colori e dai sapori più rari, realizzati con i fichi, il tutto accompagnato nelle varie serate da gruppi di musica popolare.
20 AGOSTO – PARANZO DELL`AGRO
21 AGOSTO – MO CANT` IO E GRUPPO UHANEMA
22 AGOSTO – I KIEPO`
23 AGOSTO – RAGGAE E TAMMORRA
24 AGOSTO – SCIAMANO
Curiosità
L’appassionato di Fuoriporta che arriva in questo paese si lascia alle spalle l’antico mare di Paestum e la vasta Piana del Sele e attraversa antichi paesi dove ancora è armonico il rapporto fra l’uomo e la natura. Attraverso i numerosi sentieri del Monte Sottano e del Monte Cantenna si possono ammirare chiaramente importanti itinerari della botanica e del naturalistico tra le pendici, le balze, le forre, le sorgenti, le cascate e le grotte.
Secondo la tradizione il nome del paese “IUNCANO” deriverebbe da “IUNCUS” (giunco) per la cui lavorazione gli abitanti del luogo erano particolarmente rinomati. Giungano è posto lungo l’antica via di collegamento fra Paestum, l’Alto Cilento e la Lucania. I ritrovamenti archeologici, ora conservati nel vicino museo di Paestum, dimostrano che la zona era abitata fin dal Paleolitico. La sua fondazione risale al periodo in cui gli abitanti della decaduta Paestum lasciarono la costa e la piana divenute troppe pericolose a causa delle invasioni saracene e della diffusione della malaria. La memoria locale tramanda che la prima casa fu costruita da un tale Zappulli; nel 1003 d.C.
Nel centro storico sono bene conservati i palazzi signorili dell’era feudale in particolare il Palazzo Ducale, Palazzo Picilli, Palazzo Guglielmotti, Palazzo Stromilli, Palazzo Aulisio, i vicoli e i portali in pietra.
Da non perdere è la Chiesa di S.Maria dell’Assunta del XV sec., con il suo campanile ottagonale e la sua Cupola a bulbo. Al suo interno vi sono le interessanti statue dell’Assunta e di S. Alfonso. Secondo la tradizione la statua dell’Assunta venne portata dagli esuli pestani dopo la caduta dell’impero romano.
Appena fuori del paese, precisamente all’ingresso, si trova il vecchio Cimitero Benedettino, costruito nel XII sec. insieme alla sua piccola e graziosa chiesa. L’edificio fu antico convento e conobbe molte stagioni di splendore con gli echi di preghiera tra chiesa, chiostro e celle.
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