Calatafimi Segesta

E’ in arrivo San Giuseppe! a… Calatafimi Segesta

In Sicilia il culto di San Giuseppe è celebre, è un momento di grande richiamo, che ancora oggi accende gli animi di molti.
Tantissimi sono i borghi che lo festeggiano nei modi più tradizionali.
Per questa volta vi portiamo a Calatafimi Segesta dove il Ceto dei Borgesi di San Giuseppe, detti anche “Sangiusippara“, festeggiano il Santo innalzando un maestoso Altare di Pani.

Il ceto dei Borgesi, un tempo Circiarioti, dal nome del quartiere a cui appartenevano, sono da sempre soliti solennizzare il mercoledì, per questo sono detti anche Mercuriati, poiché sono legati al quinto mercoledì precedente la festa di San Giuseppe, data in cui, a Calatafimi Segesta si realizza, da sempre la processione in onore al santo.

Non si conosce esattamente il periodo storico in cui è iniziata la tradizione della celebrazione dei festeggiamenti in onore del Santo. Attualmente viene festeggiato il 19 Marzo in prossimità dell’equinozio di primavera, quando i devoti gli rendono onore omaggiando la Santa Pasqua imminente.
Ogni città, dove il culto è sentito, festeggia il Santo realizzando degli altari votivi, con pranzi o cene. Qui è antica la tradizione di realizzare gli altari e pasti abbondanti accompagnati da laudi e da un rituale che comprende 101 pietanze di cucina mediterranea predisposte su tavolate.
La tradizione calatafimese tramandataci è molto antica e purtroppo quasi caduta in disuso presso le nuove generazioni, ma le notizie pervenute narrano dei festeggiamenti in onore al santo con precisi rituali tra questi c’è la questua che inizia nel mese di ottobre, necessaria per poter fare i festeggiamenti in marzo.
Chi poteva cercava di prestare aiuto manuale, economico, ma c’era anche chi poteva fornire posate, suppellettili, quadri, tovaglie, ecc.
Solitamente i festeggiamenti venivano tenuti da devoti per un fine votivo che il devoto richiedeva al Santo. Veniva realizzato, per questa ragione, un altare dai familiari, amici e parenti che intendevano aiutare i devoti. In tempi antichi si era soliti coinvolgere l’intero quartiere.

La realizzazione dell’altare iniziava quasi un mese prima e una volta fatto, nella giornata fissata si realizzava un percorso prima del pranzo con i tre Santi: San Giuseppe, la Madonna e Gesu fanciullo. Il corteo sfilava davanti l’abitazione dove aveva luogo il banchetto. Il corteo era presieduto dagli organizzatori, da bambini in tunica bianca e striscia azzurra, di cui tre di essi portavano i tre pani detti cucciddati dei Santi, accompagnati dal suono di un tamburo e seguiti dai tre Santi.

Oggi l’altare viene realizzato all’interno della chiesa del Purgatorio, viene esposto al pubblico a cavallo del 19 marzo. La sera della festa si svolge la solenne processione durante la quale il Santo viene portato sulle spalle dai devoti e omaggiato dal ceto dei Borgesi e dalla cittadinanza che partecipa, pregando. Il Santo da cui prendono il nome spiega chiaramente quale è lo scopo di questa associazione ovvero il secondo mercoledì prima di San Giuseppe diffondere il culto e la devozione al Padre putativo di Gesù.

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