Il Carnevale di Borgosesia, di origini ottocentesche, si articola oggi lungo l’arco temporale di circa un mese, denso di appuntamenti. La particolarità dell’evento risiede nel fatto che, mentre tutti gli altri carnevali di rito romano terminano, questo vive il suo atto conclusivo nel primo giorno di Quaresima, per inscenare con un lungo corteo il funerale del Carnevale. Come vuole la tradizione, i partecipanti si ritrovano la mattina vestiti di tutto punto: frac, gala (un grosso farfallino bianco di garza), cilindro e mantella. Accessorio indispensabile è il Cassù, mestolo di legno utilizzato per bere il vino, distribuito in apposite postazioni dislocate lungo il percorso del corteo. Dopo il Pranzo del Mercu Scurot alla Pro Loco i cilindrati (così si chiamano i partecipanti) iniziano un giro enologico della Città, che si conclude la sera con la lettura del Testamento del Peru, il rogo del pupazzo che raffigura la maschera e i fuochi artificiali, che scrivono la parola fine di ogni edizione del Carnevale.