La stagione autunnale entra nel vivo con i suoi colori, profumi e sapori caratteristici: sensazioni uniche da provare a un imperdibile evento che, proprio quest’anno, spegne le prime 20 candeline. Domenica 3 novembre Paganico Sabino tornerà a vestirsi a festa per la tradizionale “Castagnata”: nel borgo in provincia di Rieti circondato da castagneti secolari di rara bellezza, quella dedicata alla “ghianda di Giove” è uno degli eventi più attesi dell’anno. Una manifestazione dedicata a un frutto della natura e rispettosa della natura stessa, totalmente plastic free per minimizzare il suo impatto sull’ecosistema. La “Castagnata” non è poi una semplice sagra, quanto piuttosto di un vero e proprio tuffo all’indietro nel passato: arrostita, bollita in acqua o latte, seccata e macinata come il chicco di grano e impiegata in polente e puree, in questo tratto della Valle del Turano la castagna ha avuto la stessa valenza del pane per intere famiglie di contadini.
Nello splendido borgo immerso in uno dei tratti più suggestivi e incontaminati del Lazio, a partire dalle 12.30 saranno servite in tavola le castagne rigorosamente locali da gustare nel classico cartoccio insieme alla pasta fatta in casa, alle salsicce, alle bruschette e a un buon bicchiere di vino rosso. Le delizie verranno distribuite all’interno del centro diurno con posti coperti da capienti tensostrutture e per tutta la giornata i caratteristici vicoli del borgo saranno impreziositi dagli stand dei prodotti tipici del territorio. A completare il viaggio a ritroso nel tempo saranno le mostre “Attrezzi della civiltà contadina e arredi sacri” e “La scuola a Paganico”, che apriranno già dalle ore 11.
Gli intrattenimenti musicali allieteranno l’intera giornata, e a disposizione dei visitatori ci sarà anche un bus-navetta per raggiungere la sagra dopo aver parcheggiato l’auto lungo la via che porta al paese. Chi invece volesse approfondire lo stretto rapporto che lega Paganico Sabino alle castagne, potrà partecipare all’escursione guidata nel Bosco dell’Obito, all’interno della Riserva naturale Navegna-Cervia, con partenza alle ore 9.00 dalla piazza del borgo. A Paganico Sabino meritano una visita anche la Chiesa di San Nicola risalente al 1.300, la Chiesa di Santa Maria dell’Annunciazione e quella dedicata a San Giovanni Battista. I più curiosi potranno andare alla scoperta della suggestiva “Pietra Scritta”, il monumento funerario della famiglia dei Muttini risalente alla seconda metà del I secolo a.C: si tratta di un monumento funerario “a dado”, realizzato quindi modellando un masso erratico esistente sul posto e che si era probabilmente distaccato dall’incombente monte Cervia.
Info:
Data – 3 novembre
Località: Paganico Sabino (Rieti)
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