Pane, olio e sale. La classica bruschetta si basa su ingredienti semplici eppure in pochi sanno resistere al suo richiamo, soprattutto se le materie prime con le quali viene preparata sono di primissima qualità. E a Monteleone Sabino, piccolo comune di origine altomedievale della provincia di Rieti, l’olio di oliva si ottiene ancora con la lavorazione a freddo e con la cura maniacale di un tempo.
Qui, domenica 30 novembre, è in programma la 18esima edizione della “Sagra della bruschetta”, che offre ai visitatori l’occasione non solo di degustare, ma anche di conoscere più a fondo il processo di lavorazione che c’è dietro “l’oro verde” della Sabina; in questo territorio, d’altronde, l’olio d’oliva non è solo uno dei prodotti principali della cucina mediterranea ma è tradizione, fonte primaria di sostentamento per tanti secoli e, ancora oggi, principale risorsa economica della zona.
L’olio di oliva sarà ovviamente in buona compagnia: se già dalle 10 del mattino apriranno gli stand gastronomici dove sarà possibile assaggiare e acquistare le prelibatezze della zona come salumi, dolci e vino novello, dalle 12.30 i visitatori potranno gustare i piatti preparati dalla Pro-Loco nella piazza interamente coperta, per far sì che anche in caso di pioggia si possa svolgere senza problemi la manifestazione.
Nel pomeriggio, invece, è in programma la caratteristica sfilata del filone di pane lungo 20 metri e, a seguire, la degustazione gratuita in piazza delle bruschette con olio extravergine di oliva locale. Chi vorrà andare alla scoperta di Monteleone Sabino e del suo territorio potrà partecipare alle visite guidate al Santuario di Santa Vittoria, con la splendida chiesa romanica e le catacombe che ne costituiscono il primo elemento storico ed archeologico, agli scavi archeologici della città di Trebula Mutuesca e al Museo ad essa dedicato che ripercorre la storia dell’antico insediamento sabino, successivamente romanizzato, dalla sua nascita nel III – IV sec. a.C., attraverso il periodo d’oro dell’epoca romana, fino all’abbandono nell’alto medioevo. Adagiato a quasi 500 metri di altezza sulle propaggini meridionali dei Monti Sabini, il paese deve il suo nome ai numerosi leoni litici che non è difficile rinvenire nel territorio circostante e custodisce anche i resti di un’imponente Anfiteatro Romano, recentemente messo in luce in maniera quasi integrale.
Scheda
Data – 30 novembre 2014
Luogo – centro storico di Monteleone Sabino
Info per trovare la strada – www.fuoriporta.org iscriviti alla nostra newsletter e sarai premiato
Tel – 3408505381