Strozzapreti al ragù, arista con piselli, caldarroste, dolce a base di farina di castagne, vino novello o acqua ti aspettano!
Uno sfizio da concedersi solo nei mesi più freddi dell’anno? Non ditelo agli abitanti di Ascrea! In questo borgo che domina da 700 metri di altezza il lago del Turano, la castagna è molto di più: ha rappresentato per tanti secoli una delle principali fonti di sostentamento per intere generazioni di contadini e, ancora oggi, è parte integrante della tradizione gastronomica locale. Non sembri quindi azzardato l’accostamento fra la festa di Ognissanti e quella della Castagna, in programma il prossimo 1 novembre e giunta ormai alla quinta edizione: fino a pochi anni fa, in questo tratto della provincia di Rieti, un buon raccolto di castagne nel mese di ottobre rappresentava una garanzia per l’imminente stagione invernale; non a caso da queste parti il frutto è chiamato anche “il cereale che cresce sull’albero” per le sue proprietà che la rendono una valida alternativa al riso e al frumento, nonché per la sua versatilità in cucina.
Intorno ad Ascrea i castagneti abbondano nelle campagne incontaminate e in particolare nel suggestivo “Bosco dell’Obito”, che i locali chiamano “Jovetu”; qui si raccoglie una particolare varietà di questo frutto, la castagna rossa del Cicolano, che nella splendida cornice di piazza Mareri – all’interno di una grande tensostruttura coperta, riscaldata e animata da spettacoli musicali dal vivo – sarà servita il 1 novembre a partire dalle 12.30 nella classica versione arrostita insieme ad altre prelibatezze locali e al vino rosso della zona. Ad attendere i visitatori – che potranno usufruire anche di un comodo bus navetta – non sarà solo una sagra enogastronomica, ma anche un viaggio all’indietro alla riscoperta di un passato contadino che da queste parti è ancora più vivo che mai. E’ il caso, ad esempio, dell’escursione mattutina alla Piana di Bulgaretta curata dall’Associazione “Camminando con”: per tanti secoli importante via di comunicazione e di scambio commerciale tra le zone del Lago e i territori di Pozzaglia, Montorio Sabino e Pietraforte, per gli abitanti di Ascrea questo sentiero significava una veloce via d’accesso a campi, orti e pascoli, che giornalmente venivano curati e coltivati.
Chi volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti potrà andare alla scoperta della Valle del Turano, che in questo periodo inizia a colorarsi delle splendide tinte autunnali: un tempo coltivata, è ora occupata da un grande lago artificiale realizzato nel 1939 attraverso la costruzione di una grande diga sull’omonimo fiume e collegato da una galleria al vicino Lago del Salto. Il borgo di Ascrea è invece un piccolo gioiello abitato da poco più di 300 persone che conserva al suo interno le tracce dell’antico castello e le mura della chiesa annessa sulla cui porta figura lo stemma dei Mareri, i conti ai quali fu venduto nei primi del ‘400. Il paese regala i una vista mozzafiato sul lago del Turano, recentemente dichiarato dai biologi di Legambiente come uno dei più puliti del Lazio. E così trascorrere il fine settimana ad Ascrea può costituire un’ottima occasione non solo per gustare le castagne del posto e altri piatti tipici di questo tratto del Reatino, ma anche per andare alla scoperta degli splendidi borghi che circondano i due bacini e per percorrere itinerari dal fascino magico, dai quali si può godere di splendide vedute sul Terminillo, sul Monte Velino e sulle montagne che degradano verso Roma.
Info
Luogo – Ascrea (RI)
Data – 1 nov
Orario – dal mattino alla sera
info: 3408505381
info@fuoriporta.org
www.fuoriporta.org
Cosa vedere
Il borgo conserva al suo interno le tracce dell’antico castello e le mura della chiesa annessa sulla cui porta figura lo stemma dei Mareri, i conti ai quali fu venduto nei primi del ‘400. Merita sicuramente una visita la Chiesa di San Nicola di Bari, edificata nel 1.252, al cui interno si possono ammirare le tele dedicate al Santo e alla Madonna del Rosario.
Nei dintorni
Il Lago del Turano, Castel di Tora e la Riserva naturale del Monte Navegna e Monte Cervia.
Come arrivare
Autostrada A24: si esce al casello di Carsoli-Oricola (50 km di distanza dal Grande Raccordo Anulare), all’uscita dalla barriera seguire le indicazioni per Rieti/Lago del Turano. Oppure si prende la strada statale SS4 Salaria e si esce all’altezza di Ornaro seguendo successivamente i cartelli in direzione Lago del Turano: dopo circa 20 km si raggiunge il lago e si arriva ad Ascrea.
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