La Sacra Reliquia è quindi da tempo segno di una profonda devozione popolare che dura tutt’ora e che vede coinvolta, oltre agli abitanti del paese, tutta la popolazione della Valle, che partecipa alla festa celebrata nella Domenica di Passione che precede di 15 giorni la Pasqua. A questa festa di carattere religioso, prevista quest’anno per il 6 aprile, si affianca la sagra paesana in cui sopravvivono ritualità pagane, come l’annunciare della primavera e quindi del risveglio della natura. Così la notte della vigilia si illumina di caratteristici falò, mentre si finisce con gli immancabili fuochi d’artificio che richiamano migliaia di persone in cerca di emozioni, divertimento e tradizioni.
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Cosa vedere
La caratteristica architettura del centro storico, segnata dagli archi delle vie porticate e dall’intreccio dei ponti che scavalcano le acque del Brembo e dell’Enna, testimonia le origini medievali del comune. Le vecchie case allineate in fregio ai corsi d’acqua sono dominate dall’alto dalla maestosa mole neoclassica della chiesa parrocchiale, innalzata nell’Ottocento sul precedente edificio di epoca medioevale.
Nei dintorni
Imperdibile, nella contrada di Oneta, una visita alla Casa di Arlecchino, ora museo della maschera più amata della Commedia dell’Arte. San Giovanni Bianco sorge inoltre un’ampia conca dominata a nord-ovest dal massiccio del Cancervo (1.750 m) e a sud-ovest dal Ronco (Molinasco 1.100 m) e dal Sornadello (1.550 m), montagne che sono meta abituale di escursionisti non troppe impegnative e piacevoli per la varietà del paesaggio.