Il turismo riparte dalle Marche con Moreno Pieroni - Fuoriporta

Il turismo riparte dalle Marche con Moreno Pieroni

22 milioni per realizzare obiettivi molto concreti. Il potenziamento dell’aeroporto Sanzio con importanti mete nazionali e europee. Un turismo esperienziale e di prossimità basato sui borghi. Un turismo slow e all’aria aperta che è sinonimo di sicurezza. Marche del Bike e Marche dell’Outdoor. Tutto questo nell’intervista che l’assessore Moreno Pieroni ci ha rilasciato.

Quali sono le idee e le strategie della Regione Marche per promuovere il turismo e dare un sostegno alle strutture ricettive?

Abbiamo messo a punto, insieme all’Università Politecnica delle Marche e al Rettore prof. Gregori, una exit strategy articolata in due fasi:  una prima, per la contingenza, già in atto, contenente misure urgenti per fronteggiare la crisi di settore, che terrà principalmente in conto le misure approvate e finanziate a livello statale integrate dalle misure adottate in sede regionale; una seconda, in parte complementare e immediatamente successiva, nella quale si definiranno misure concrete ed operative per accompagnare la ripresa delle attività e il rilancio dell’intero comparto produttivo. E inoltre una campagna di promozione diffusa che può contare su 22 milioni per realizzare obiettivi molto concreti, in primo luogo, il rafforzamento e il riposizionamento del brand Marche verso l’Italia e verso l’estero, puntando agli elementi di differenziazione della nostra offerta, rendendoli punti di forza per una maggiore attrattività, che abbia come messaggio forte : tante offerte ma unico brand a rappresentare un sistema coeso e organizzato, attento a curare l’immagine complessiva. Una strategia che parte dall’analisi della domanda turistica e che vuole valorizzare una forte propensione all’accoglienza e alla sicurezza dei luoghi, puntare alla prossimità alle mete italiane più importanti, la varietà e significatività delle emergenze turistico-culturali, la peculiarità del paesaggio multiforme (mare, dolci colline, montagna), enogastronomia tra le migliori eccellenze italiane, industria del fashion. Punti di forza e quindi anche punti di “ripartenza”. E ripartenza anche per il nostro Aeroporto “Sanzio” che stiamo potenziando proprio in questo periodo nei collegamenti con importanti mete nazionali e europee.
Dall’altro aspetto, gli interventi di sostegno riguardano tutti i tipi di imprese turistiche con contributi che vanno da 500 a 8 mila euro con erogazione diretta e che fanno parte di una manovra complessiva per i comparti economici e la sanità della regione di 210 milioni. Una misura attesa a cui si è cercato di dare risposta in tempi rapidi: per fare un esempio solo nel primo giorno di operatività la misura di sostegno messa in campo per il settore Turismo ha registrato oltre 700 richieste .

Gli eventi, come volano del turismo nei borghi della vostra regione, quando e come potranno riprendere?

In teoria possono già riprendere con gli accorgimenti necessari per la sicurezza. Noi abbiamo uno dei più bei “borghi” storici del mondo, Urbino – Patrimonio Unesco per l’intero centro storico – e che ritorna ad essere protagonista a luglio per le celebrazioni del V Centenario della morte di Raffaello con una mostra “Baldassarre Castiglione e Raffaello. “Volti e momenti della vita di corte” curata da Vittorio Sgarbi. Ma vorrei ricordare che siamo anche la regione di altri personaggi illustri, abbiamo dato i natali , a Rossini, Leopardi, anche a Federico II ( nato a Jesi) e per citare i più contemporanei Osvaldo Licini, Maria Montessori, Mario Giacomelli, Dante Ferretti e moltissimi altri. Insomma molti “geni loci” che diventano testimoni dell’identità di un territorio.

Si parla di turismo di prossimità, cosa potrebbe fare la Regione per incentivarlo?

Noi abbiamo la fortuna di essere al Centro, quindi in teoria più prossimi a tutti, ma faremo una campagna di promozione mirata alle regioni più vicine. La nostra è una destinazione di prossimità per eccellenza perché ricca di località affascinanti raggiungibili con tratti brevissimi di strada, insomma dal mare alla montagna anche in bici. Siamo un territorio, ricco e poco conosciuto, relativamente vicino a bacini turistici nazionali importanti (Lombardia, Veneto, Emilia – Romagna, Umbria, Lazio) . Prossimità per noi significa a valorizzare le eccellenze e la qualità dell’accoglienza. La punta avanzata di questo turismo esperienziale e di prossimità sono proprio i borghi.

Il turista post-covid ha bisogno di sicurezza, di sapere che l’emergenza sanitaria nel luogo in cui vuol andare in vacanza è sotto controllo. Cosa farà la regione per “confortare” il turista e spingerlo ad andare in vacanza nelle Marche?

Il nostro slogan, recitato dalla voce di Giancarlo Giannini negli spot tv, è “Marche, bellezza infinita”. Io credo che anche la bellezza curi le ferite dell’anima, rinnovando lo spirito e qui nelle Marche lo spirito e quindi l’emozione della scoperta e della meraviglia possono essere rinfrancati a ogni cambio di paesaggio. E vi assicuro che nella nostra regione può accadere ogni pochi chilometri. Possiamo offrire un turismo slow e all’aria aperta che è già sinonimo di sicurezza e benessere e per questo abbiamo puntato sulle Marche del Bike e Marche Outdoor con un testimonial importante, come il campione ciclistico Vincenzo Nibali.

Quando auspica che si possano riprendere a fare gli eventi di piazza? Sagre, infiorate, rievocazioni, riusciremo a fare i presepi viventi nel 2020?

L’augurio è sempre quello che si riprenda presto una normalità di vita e di pensiero. Da parte della Regione Marche ci sono stati tutti gli adempimenti perché anche questi eventi riprendano raccogliendo consensi di pubblico.

Quali sono gli eventi più importanti a cui prende parte, nell’organizzazione, il vostro assessorato?

Sono eventi culturali di grande rilievo, e a parte le celebrazioni per il V centenario della morte di Raffaello di cui parlavo sopra, quest’anno anche le mostre su Osvaldo Licini con la mostra antologica “La Regione delle Madri”. I paesaggi di Licini che aprirà a luglio a Monte Vidon Corrado e Mario Giacomelli a Senigallia. Poi sono in corso le attività per celebrare Dante Alighieri nel 2021 in occasione dei 700 anni dalla morte e Federico da Montefeltro nel 2022. Sul fronte spettacolo si lavora per garantire anche nel 2020 e 2021 gli spettacoli nei luoghi colpiti dal sisma, grazie all’accordo con il Ministero per i Beni, le Attività culturali e del Turismo. E poi tutte quelle manifestazioni ricorrenti , come le rievocazioni storiche (la Quintana ad Ascoli) i Palii e le giostre medievali, non meno che festival musicali (Musicultura) e letterari, cinematografici e di filosofia che sarebbe troppo lungo elencare, accanto a due perle delle manifestazioni musicali liriche nazionali: Macerata Opera e il Rossini Opera Festival a Pesaro. E l’ormai ventenne Summer Jamboree a Senigallia, la manifestazione ormai famosa in tutta Europa che è un tuffo nelle atmosfere degli anni ’50 a fine luglio e primi di agosto.

Perchè il turista deve scegliere le Marche, quale è l’aspetto più bello, che distingue la vostra regione, da qualsiasi altra?

Risponderò con la motivazione con cui la prestigiosa guida Lonely Planet ci ha scelto come seconda regione al mondo nella top ten di quelle da visitare nel 2020 e che è aderentissima alla nostra identità turistica: “Anche se spesso i riflettori puntano sulla vicina Toscana, le Marche hanno un’offerta turistica altrettanto ampia. Paesini abbarbicati sulle colline, ricchezza di tipicità enogastronomiche, splendidi paesaggi rinascimentali e spiagge invitanti e ancora non invase dai turisti”. Insomma, oltre ad essere una regione non intaccata dal turismo di massa, il suo plurale onomastico è la somma di tanti turismi come in nessun altro luogo: non ti aspetti un Lorenzo Lotto a Recanati se vai a visitare Casa Leopardi o a Loreto dove il grande artista veneto ha voluto passare i suoi ultimi giorni e in altre sei città delle Marche (Ancona, Cingoli, Jesi, Mogliano, Monte San Giusto, e Urbino), o un Rubens a Fermo o Crivelli a Montefiore dell’Aso, come non ti aspetti scogliere a picco sul mare e dopo pochi chilometri spiagge di sabbia vellutata, non ti aspetti dolci colline pettinate dai fiumi e dipinte da Piero della Francesca prima di arrivare nel territorio dei tartufi tra i più pregiati al mondo, non ti aspetti (o forse sì) le maggiori griffe della moda e poi pizzi e merletti di tradizione rinascimentale a Offida.

L’ultima domanda, quale è il suo borgo del cuore e perchè.

Premesso che nelle Marche annoveriamo molti dei borghi più belli d’Italia (Corinaldo, Grottammare, Gradara, San Ginesio per fare solo alcuni nomi) e vantiamo oltre a 15 bandiere blu, anche 22 bandiere arancioni, è difficile fare una classifica. Direi che nel cuore ci stanno tutti i borghi colpiti dal sisma del 2016, bellissimi e unici e che lo scorso anno hanno fatto segnare un +15% di presenze turistiche e che anche quest’anno stiamo di nuovo promuovendo attraverso azioni di promozione e sostegno specifiche e mirate.

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