Deglobalizzazione turistica. Marina Lalli, presidente di Federturismo a Fuoriporta

Deglobalizzazione turistica. Marina Lalli, Federturismo a Fuoriporta

Sempre alla ricerca di risposte e informazioni da fornire, Fuoriporta intervista Marina Lalli, presidente di Federturismo.
L’Italia riparte. Il tavolo di coordinamento “Sicurezza da Covid 19” del comparto turistico, è al lavoro.
Le vacanze 2020 saranno all’insegna della deglobalizzazione turistica verso i borghi e la natura. Conferma Marina Lalli.
Fuoriporta è assolutamente in linea, da sempre promuoviamo i borghi più piccoli e le tradizioni di cui questi sono caratterizzati.

In merito alla posizione di Ursula Von Der Leyen sui corridoi turistici tra territori che non hanno avuto un’emergenza Covid troppo elevata, quale è la sua posizione?

Non si possono creare percorsi turistici privilegiati che penalizzino il mercato interno e i Paesi più colpiti dalla pandemia. Noi abbiamo bisogno di una regolamentazione europea unica con una ripartenza che sia uguale per tutti. La creazione di corridoi turistici sulla base di accordi bilaterali è inaccettabile perché va contro ogni spirito di collaborazione leale all’interno di un mercato unico qual è quello europeo.

Come si sta evolvendo il dibattito in sede nazionale e in sede europea per il rilancio del settore, quali strategie e quali strumenti

Per risollevarci abbiamo estremo bisogno di una strategia europea, quella dello Stato non è sufficiente. Gli strumenti ci sono e la Ue li conosce bene: tra questi la proposta del Commissario responsabile per il Mercato interno e industria dell’UE Thierry Breton, di destinare al settore una quota significativa del fondo europeo dedicato alla ricostruzione. Sul fronte sicurezza poi bisogna tenere ben presente l’aspetto sanitario per il quale occorre adottare regole comuni che valgano per tutti a livello comunitario, per consentire spostamenti turistici all’interno dell’Unione, garantendo protocolli armonizzati sia per quanto riguarda i trasporti sia in riferimento agli standard che dovranno essere applicati nelle strutture. Noi come Federturismo ci siamo proposti di contribuire alla scrittura degli stessi.

Quali sono gli strumenti di rilancio del settore turistico

Bisogna mettere da subito in campo una campagna di promozione turistica per il turismo interno che lo stesso Governo si è impegnato a fare, destinando nel decreto rilancio un fondo da 20 milioni di euro, per poter sfruttare quanto più possibile i 2, 4 miliardi che lo Stato si è posto come tetto per il bonus vacanze. E’ necessario strutturare un grande lavoro di promozione integrato su turismo e cultura come fattori trainanti per la ripresa anche del Made in Italy attraverso la realizzazione di una piattaforma italiana per la promozione del turismo nel mondo.

Dove andranno in vacanza gli italiani la prossima estate

Già da quest’estate avrà inizio un periodo di deglobalizzazione turistica in cui si privilegerà la riscoperta dell’Italia meno nota fatta di piccoli borghi e località immerse nella natura anche se con una minore offerta di servizi. La ricerca di “spazio” diventerà il valore aggiunto e ad emergere, in questa nuova competizione, saranno le destinazioni in grado di posizionarsi come mete a bassa densità turistica. Sarà un turismo più sostenibile, rispettoso dell’ambiente e di qualità.

Quale è il settore turistico che potrà ripartire per primo secondo i vostri dati e perché

La ripartenza si preannuncia difficile per tutti anche se le compagnie aeree, i trasporti e le strutture ricettive sono quelli che stanno pagando uno scotto maggiore. Ora la sfida del turismo è conquistare i clienti perché senza un flusso sostanzioso di prenotazioni molte imprese turistiche si troveranno di fronte ad un bivio: rinunciare alla stagione estiva tenendo chiuse le strutture nella speranza di resistere fino al prossimo anno, oppure intraprendere la strada dell’apertura senza sapere se e quanti clienti arriveranno.

Prevedete contributi nel determinare i canoni di sicurezza

La normazione è una garanzia per la qualità, la sicurezza e la tutela dei luoghi di lavoro. Per questo abbiamo ritenuto fondamentale da subito elaborare insieme con UNI delle linee guida, redatte con la partecipazione e la competenza di tutti gli esperti delle nostre associazioni di categoria, perché potessero essere un riferimento per tutte le imprese del turismo e un modello per garantire la sicurezza del servizio a lavoratori e clienti al momento della riapertura. Il tavolo di coordinamento “Sicurezza da Covid 19” del comparto turistico, il cui primo obiettivo è mettere a punto un documento quadro che farà da base per più documenti specialistici individuando soluzioni comuni a tutta la filiera del turismo, è già al lavoro.

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