E’ la ricetta che ha reso noto il piccolo paese di Gratteri in tutta la Sicilia. La vastedda fritta è una deliziosa frittella, dolce o salata, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Certo è che ad averle dato i natali è questo centro in provincia di Palermo, dove ogni massaia custodisce gelosamente la ricetta tramandatale dai propri antenati. Farina, lievito e olio extravergine d’oliva sono gli ingredienti con i quali viene preparata questa prelibatezza, che viene tagliata in rettangoli in cui viene posta al centro un’acciuga salata, dissalata piegata in due e poi fritta. La vastedda fritta può essere servita anche nella variante dolce: in questo caso, a fine frittura, viene passata nello zucchero; e non manca nell’isola un’altra ricetta, la vastedda fritta modicana che viene fatta con un impasto che contiene il formaggio ragusano e le uova.
INGREDIENTI
1 Kg di farina di rimacino, 1 bustina e 1/2 di lievito, 2 cucchiai di olio extravergine, acqua tiepida, olio extravergine per friggere.
PREPARAZIONE
Sciogliere il lievito con un po’ d’acqua, aggiungere la farina e i 2 cucchiai d’olio, impastare bene. Far riposare la pasta coperta per mezz’ora. Una volta che la pasta è lievitata, formare dei rettangoli di pasta, adagiare su un lato dei filetti di acciughe, chiudere e friggere in olio caldo. Le vastedde fritte, per essere più apprezzate dai bambini, possono essere anche dolci, non mettendo l’acciuga e passandole, dopo averle fritte, nello zucchero.
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