A passeggio tra bellezza e storia a Pietrasanta

A passeggio tra bellezza e storia a Pietrasanta

Pietrasanta è un tesoro da scoprire anche quando l’effervescenza dell’estate si spegne e le giornate si fanno, pian piano, più uggiose. Sono diversi, infatti, i punti d’interesse che rendono la cittadina versiliese una meta imperdibile per chi ama la cultura e per chi vuol godere della bellezza, che qui si può vivere tutto l’anno, in coppia, in famiglia o anche in un affascinante viaggio solitario.

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Molti di questi luoghi sono raggiungibili in una manciata di passi, ai quattro lati della centralissima piazza Duomo.

Andiamo!

Il Complesso di Sant’Agostino, formato dalla chiesa e dall’attiguo ex convento, con il caratteristico chiostro, è uno dei luoghi più particolari e visitati di Pietrasanta. La chiesa fu edificata nel XIV secolo dai frati agostiniani. Una scalinata in marmo conduce all’interno, dove il pavimento su tre livelli segue la pendenza del terreno ed è costellato da numerose lapidi sepolcrali di antiche famiglie nobiliari.
A fianco della chiesa si trova il convento con il suo splendido chiostro, un susseguirsi di colonne in marmo che, un tempo, era interamente affrescato dal pittore senese Astolfo Petrazzi con episodi della vita di Sant’Agostino, opere rimaste, in parte, ancora visibili. Il complesso è oggi sede del centro culturale “Luigi Russo”, della biblioteca comunale e del caratteristico Museo dei Bozzetti “Pierluigi Gherardi”.
Proprio qui si perfeziona un percorso espositivo unico al mondo, lungo i corridoi del chiostro che offrono al pubblico oltre 1000 opere donate da artisti di tutto il mondo, testimonianza tangibile dell’attività scultorea che ha animato Pietrasanta dall’inizio del Novecento all’età contemporanea.

Fernando Botero, Giò Pomodoro, Igor Mitoraj sono solo alcuni dei grandi artisti che qui si trovano rappresentati da bozzetti in gesso che raccontano la prima idea dello scultore, poi trasformata nelle grandi opere che oggi si trovano in diverse parti del mondo.

Appena usciti dal Sant’Agostino ecco Palazzo Moroni, sede del Museo archeologico versiliese “Bruno Antonucci”. Nato grazie alla raccolta di reperti archeologici riportati alla luce grazie all’attività di ricerca sul territorio della Versilia e nelle aree limitrofe, offre ai visitatori un affascinante percorso dalla Preistoria al Medioevo, dalle punte di freccia e i manufatti in pietra datati all’Età del Rame, fino alle ceramiche rinascimentali dalle ricche lavorazioni e decorazioni. L’edificio, con la sua doppia scala esterna, è uno dei più caratteristici della città, dal punto di vista storico e architettonico.

Sul lato opposto della piazza, Palazzo Panichi ospita invece il museo dedicato a padre Eugenio Barsanti inventore, con Felice Matteucci, del motore a scoppio. Al primo piano sono conservati prototipi e documenti che hanno portato i due inventori italiani alla realizzazione del primo modello funzionante, oltre a una serie di oggetti personali e cimeli. La città di Pietrasanta, dal 2006, celebra i due rivoluzionari progettisti con un Premio internazionale a loro intitolato, riconoscimento a quanti proseguono l’opera di ricerca e perfezionamento dei mezzi a motore.

L’edificio che domina, maestoso, la piazza centrale di Pietrasanta è la Collegiata di San Martino. Gioiello del 1300 rivestito di marmi bianchi, con una facciata dal profilo spiovente impreziosita da numerosi elementi come il raffinato rosone, vari bassorilievi e alcuni stemmi relativi alle dominazioni esercitate, nei secoli, sulla città, accoglie all’interno affreschi, opere scultoree di alto pregio e la venerata reliquia della “Madonna del Sole”.

Sulla sinistra del Duomo si erge, infine, il campanile. Alto 36 metri ed edificato tra la fine del XV° e l’inizio del XVI° secolo, in laterizi rossi, all’interno sviluppa una scenografica scala a forma elicoidale che, senza alcun sostegno al centro, crea l’illusione di portare alle porte del Cielo.

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