I maccheroni al pettine o col pettine, in dialetto mirandolese: macaròn col pèttan, chiamati anche maccheroni pettinati sono una pasta all’uovo rigata tipica dell’Emilia. Vengono preparati arrotolando diagonalmente un piccolo quadrato di pasta sfoglia, della dimensione uguale a quella usata per fare i tortellini, su un bastoncino del diametro di una matita, poi fatto passare su un pettine da tessitura. Vi aspettano a Cividale in versione tradizionale di carne e al ragù vegetariano.
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Cividale è una località abitata del comune di Mirandola, in provincia di Modena.
L’abitato si trova a due chilometri a est dal capoluogo comunale e si estende per un chilometro, lungo la direttrice che conduce alla stazione ferroviaria di Mirandola.
Chiesa di San Michele Arcangelo. Già citata nel 1173, è una chiesa cinquecentesca, la cui semplice facciata con il portico venne rifatta nel 1710.
L’interno della chiesa, a tre navate, ospita diverse cappelle dedicate, nella navata destra, a Sant’Antonio Abate, al Santissimo Crocifisso, alla Beata Vergine del Rosario, mentre nella navata sinistra vi sono le cappelle di San Luigi Gonzaga, della Madonna della Ghiara (con un dipinto della Madonna col bambino di Sante Peranda e un altare in scagliola del 1603) e della Madonna del Borghetto. Dietro l’altare maggiore vi è un coro in legno del XVI secolo. Le vetrate risalgono al secondo dopoguerra. La chiesa è stata lesionata dal terremoto dell’Emilia del 2012, con il crollo della volta interna e il campanile gravemente danneggiato.
All’interno della chiesa vi è l’unico santuario presente sul territorio mirandolese, costituito da una cappella barocca con altare marmoreo, dove è conservata l’immagine sacra della Beata Vergine del Borghetto. Tale immagine si trovava in origine in un piccolo oratorio situato nell’incrocio di via Borghetto e via Mazzone: nel 1733 divenne oggetto di un culto talmente forte che le autorità ecclesiastiche decisero di segare via il muro con l’affresco sacro e portarlo a Cividale. Il 9 settembre 1736 l’immagine miracolosa fu portata con una solenne processione lunga due chilometri fino alla chiesa di Cividale (all’interno della quale nel 1738 venne realizzato il santuario), mentre l’oratorio del borghetto venne demolito il giorno stesso della processione e sostituito successivamente dall’attuale colonna votiva nell’incrocio del Borghetto. Ancora oggi, nel mese di maggio e nella seconda domenica di settembre (in occasione della sagra della Madonna del Borghetto), si svolge la processione religiosa.
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