Le molteplici sfaccettature di un abitato medievale le cui origini risalgono a più di duemila anni fa. Lasciatevi trasportare in un viaggio che vedrà Cologno essere avamposto della signoria Viscontea prima e della Repubblica della Serenissima poi, sino a diventare una delle proprietà del più celebre tra i condottieri bergamaschi: Bartolomeo Colleoni.
Dalla possente cinta muraria, unica e inalterata nel territorio bergamasco, alle quattro torri di ingresso al paese, il tutto arricchito dalle testimonianze artistiche del Cavagna.
Cologno, perchè abitata dai coloni… in epoca romana, Al Serio… è sul fiume Serio ha una riconoscibile struttura medievale, per gli appassionati, un colpo all’occhio, è un perfetto esempio di borgo fortificato. Sono visibili tratti delle mura semidiroccate sul lato orientale tra Porta Antiniano, oggi Porta Gnano e Porta Rocca. Il fossato è intatto, ed è affiancato dal viale di circonvallazione. Intatte e affascinanti le quattro porte d’accesso costituite da torri passanti, una delle quali è nel complesso della Rocca, oggi sede del Municipio.
Al centro del borgo c’è la cattedrale di Santa Maria Assunta. E’ del 1745. Il progetto fu dell’architetto Gian Battista Caniana. Andò a sostituire un precedente edificio di stile gotico lombardo, di cui è rimasta la vecchia torre campanaria. La chiesa è in stile barocco, ha un’elegante facciata decorata da ornati di pietra di Brembate e di due statue, mentre altre statue sono di marmo di Zandobbio, tutte opere dello sculture bergamasco Giovanni Sanzi.
Sempre di epoca medievale è il Castello di Liteggio, è nell’omonima località ai confini meridionali del comune presso il Fosso Bergamasco. L’edificio venne fatto costruire nel XV secolo dai Visconti a difesa del confine. Nel XVIII secolo fu trasformato in un elegante palazzo, oggi purtroppo in completa rovina. Nei pressi di Liteggio merita una visita la romanica chiesetta della Trinità.
Lo sapevi che:
Il nome con cui sono conosciuti gli abitanti di Cologno al Serio è Sanguanì. Questo appellativo risale alla memorabile vittoria dei guelfi colognesi contro l’avanzata ghibellina nei pressi di Zanica nella quale nascosti sbaragliarono gli avversari in una cruenta e sanguinosa battaglia che valse loro questo nome.
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