E’ una fiera antica che affonda le sue radici addirittura nel Medioevo, quando l’evento si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Ogni anno la Fiera di Sant’Orso, che nel frattempo si è allargata fino a coinvolgere tutto il centro della città, all’interno e a fianco della cinta muraria romana, permette ad artisti e artigiani valdostani di esporre i frutti del proprio lavoro.
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Per due giorni, infatti, faranno bella mostra di se tutte le attività tradizionali: scultura e intaglio su legno, merletti, vimini e oggetti per la casa, senza dimenticare la lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio. Più che una semplice fiera, insomma, quello in programma ad Aosta è un evento che celebra la creatività e l’industriosità delle genti di montagna, frutto di tradizioni che affondano le proprie radici in un passato lontano. Un proverbio locale descrive la tradizione secondo cui se il giorno di Sant’Orso (i primo febbraio) il tempo è bello, l’orso si gira nel suo pagliericcio e dorme ancora per 40 giorni, il che significa che farà brutto per i 40 giorni successivi.
Informazioni: 3408505381 – info@fuoriporta.org
Cosa vedere
L’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, l’Arco d’Augusto, l’Anfiteatro romano, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, la Collegiata di Sant’Orso e la pittoresca Piazza Émile Chanoux.
Come arrivare
Da Torino prendere l’Autostrada A5 fino ad Aosta.
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